Tartufo Invernale (Tuber Brumale Vittadini)
Tuber Brumale o Tartufo Invernale
Il tuber Brumale o Tartufo Invernale non ha un gran valore commerciale, ma spesso è consumato mescolato con il tartufo nero pregiato.
Epoca di maturazione
Tardo autunno, inverno.
Habitat
In suolo generalmente calcareo, ma anche argilloso; ad altitudine variabile da 400-500 a 900-1000 m, in posizioni fresche ed ombreggiate, senza particolari esigenze climatiche. Lo sviluppo sembra favorito quando il pH del terreno tende a valori intorno alla neutralità.
Corologia
Tra il 40° e il 55° parallelo di altitudine nord. Spagna, Francia, Gran Bretagna (SudInghilterra), Belgio, Germania, Lituania, Repubblica Slovacca, Ungheria, Romania,Croazia, Austria, Svizzera,
Italia: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sardegna.
Simbiosi in natura con:
Nocciolo di Costantinopoli (Corylus Colurna)
Carpino Nero (Ostrya Carpinifolia)
Carpino Bianco (Carpinus Betulus)
Onatano Napoletano (Alnus Cordata)
Salice Viminale (Salix Viminalis)
Salice Giallo (Salix Vitellina)
Tiglio Selvatico (Tilia Cordata)
Tiglio Nostrano (Tilia Platyphyllos)
Faggio Europeo (Fagus Sylvatica)
Pioppo Tremulo (Populus Tremula)
Simbiosi di sintesi con:
Cisto Biancatro (Cistus Albidus)
Cisto Crescpo (Cistus Crispus)
Cisto Femmina (Cistus Salvisolius)
Cisto Maggiore (Cistus Laurifolius)
Cisto Marino – Cisto di Montpellier (Cistus Monspeliensis)
Cisto Villoso – Cisto Rosso (Cistus Incanus)
Fumana Volgare (Fumana Procumbens)
Cedro dell’atlante (Cedrus Atlantica)
Cedro dell’Himalaya (Cedrus Deodora)
Pino D’aleppo (Pinus Halepensis)
Pino Marittimo (Pinus Pinaster)
Pino Silvestre (Pinus Sylavestris).
Insetti associati
- Colenis bonnairei Duv.,
- Leiodes cinnamomea Panzer,
- Stilbus sp.
Coltivazione
Tuber brumale Vittad. è un tartufo commestibile, ma essendo poco pregiato ha scarso interesse commerciale e quindi non è coltivato; soprattutto in Francia, viene talvolta considerato competitore nelle tartufaie di T. melanosporum Vittad. dove cresce pontaneamente. La sua coltivazione avviene per lo più sperimentalmente per ottenere e identificare le micorrize su piante ospiti.