Nanà, il Tabui da Trifola, compie 20 anni Guardalo ora in Streaming

Nandu è un cercatore di tartufi, un uomo solitario e apparentemente burbero. Vive in simbiosi con la sua cagnetta Nanà, che porta il nome di una ballerina di cui era innamorato. Dopo che Valerio, il veterinario del luogo, salva Nanà dall’avvelenamento, tra i due uomini si instaura un rapporto d’amicizia profondo, tanto che alla morte di Nandu, Valerio eredita l’abitudine di andare tra i boschi alla ricerca delle mitiche pepite di tartufo. Ma tra i boschi, spesso, il mito e la realtà si intrecciano… Dichiarazioni «Storie di uomini, storie d’amore tra uomini e animali e tra gli uomini e la terra che li ospita e li nutre. La dimensione creata è atemporale, proprio per rendere una realtà che in fondo scorre parallela alla nostra, un mondo comunque staccato, diverso, che porta una poesia sconosciuta a noi, dove il contatto primitivo con la terra – ormai perso dal nostro mondo –

è ancora forte e senza tempo. In questo senso non c’è un vero e proprio confine tra il mito (la pepita d’oro, Nandu, la sua apparizione dopo la morte) e la realtà dura ma tenera dei cercatori di tartufo» (G. Varlotta, nel Catalogo del 22° Torino Film Festival, 2004).

«Giuseppe Varlotta […] ha girato un bellissimo cortometraggio a Moleto, nel 2004, Nanà, dove il piacere di raccontare il mondo arcaico e fantastico si coniugano alla passione di descrivere le colline piemontesi attraverso la pittura il proprio personale punto di vista»

Cortometraggi Nanà Italia, 2004, 35mm, 20′, Colore