Il pino silvestre (Pinus sylvestris)
Il pino silvestre (Pinus sylvestris)
Il pino silvestre (Pinus sylvestris L., 1753), conosciuto anche come pino di Scozia, è un albero sempreverde della famiglia delle Pinaceae.
È una specie arborea di primaria importanza nel settore forestale e selvicolturale.
Morfologia
Ha una forma espansa caratteristica, con chioma espansa di un gradevole colore verde glauco. La ramificazione è verticillata in gioventù, poi più irregolare. Il suo legname è modesto, apprezzato in falegnameria.
Portamento
Alto fino a 40 metri, foglie aghiformi.
Corteccia
Alla base degli alberi adulti è bruna-rossastra e si stacca a placche. Nelle parti più giovani dei rami e del tronco il colore tende al rosso-marrone. A maturità è grigia.
Foglie
Aghiformi, sempreverdi, raggruppati in mazzetti di due aghi (raramente tre o quattro), lunghe circa 3-5 cm (talvolta fino a 10 cm), di colore verde glauco, ritorti e con guaine brunastre alla base.
Coni
È una specie monoica , ma spesso in alcuni esemplari prevalgono nettamente gli sporofilli maschili o femminili [3]. Gli studiosi stigmatizzano questa singolare peculiarità con il termine “sub-dioicismo” che non ha l’equivalente in italiano; tutt’al più si può affermare che Pinus sylvestris ha una tendenza al dioicismo, anche se rimane una specie monoica, come del resto tutte le piante appartenenti al genere Pinus. Gli sporofilli maschili (microsporofilli) formano piccoli coni sessili, penduli, di colore giallo, alla base dei getti dell’anno, quelli femminili (macrosporofilli) formano invece coni rossastri, globosi e generalmente isolati, eretti all’impollinazione, in seguito pendenti e trasformantisi in strobili (pigne) ovali, lunghi circa 3-7 cm, con cortissimo picciolo. Inizialmente verdi, poi grigio-marroncine scure, le pigne si trovano in coppie o in gruppi sugli steli ricurvi. Esse maturano e liberano i semi in tre anni.
Radici
Il pino ha un sistema di radici a fittone con radici laterali che si approfondano e si allontanano orizzontalmente con cui può penetrare in profondità anche in strati acquiferi.
Differenze con piante simili
Inconfondibile per gli aghi corti riuniti a due, di colore glauco e soprattutto ritorti a elica; nonché per la corteccia giovanile color rossomattone. Il portamento è simile al pino marittimo (Pinus pinaster) dal quale si distingue però completamente per il colore della corteccia e delle foglie, che sono più corte e leggermente avvolte, e per gli strobili più piccoli. Nelle forme mature può ricordare il pino da pinoli (Pinus pinea) dato che la chioma è presente solo nel terzo apicale del fusto.
Ecologia
È una pianta colonizzatrice con poche pretese nei riguardi del terreno e della necessità di acqua. È una specie adattabile che preferisce terreni calcarei ma tollera anche terreni argillosi, resiste al freddo (microterma) ed al secco; è spiccatamente una pianta eliofila.
Distribuzione
Il pino silvestre predilige terreni morbidi e areacei della zona temperata settentrionale. Ci sono però anche altre specie di Pinus sylvestris ai margini settentrionali dei tropici. Specie diffusa in varie zone d’Italia specie al centro-nord. Usato anche nei parchi e nei giardini. È diffuso nelle Alpi, nonché nell’Europa centrale e settentrionale. Cresce solitamente a quote comprese tra i 400 e 1400 metri (anche se sporadicamente può spingersi fino a 1800-1900 m), e in Piemonte, Lombardia ed Emilia è presente anche a quote relativamente basse (colline del Basso Monferrato e Novarese in popolazioni residue, Langhe; alta pianura asciutta fra il Ticino e l’Adda, in particolare nel Parco del Ticino, Parco delle Groane, parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate e parco della Brughiera briantea, Appennino Emiliano fra i 300 e gli 800 m). Presente in Toscana e in Emilia-Romagna sulle montagne dell’Appennino Tosco-Romagnolo e anche a quote collinari. Forma sia boschi puri che misti, solitamente con l’abete rosso o l’abete bianco. In pianura forma boschi puri o misti con la betulla, il pioppo tremolo o la farnia.
Entra in simbiosi con:
- Il Tuber Moscatum o Tartufo Moscato; (Solo in sintesi)
- il Tuber Aestivum o Tartufo Estivo; (Sia in natura che in sintesi)
- il Tuber Brumale o Tartufo Invernale; (solo in sintesi)
- il Tuber Macrosporum o Tartufo Nero Liscio; (Solo in sintesi)
- Il Tuber Melanosportum o Tartufo Nero Pregiato; (Sia in sintesi che in natura)
- Il Tuber Mesentericum o Tartufo nero ordinario.