Piemonte – In arrivo fondi PSR per i contributi a chi impianta nuove tartufaie
il Centro nazionale di studi sul tartufo e la Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba hanno donato 30 piante tartufigene che sono state affidate ai trifulau dell’Associazione tartufai di Alba.
“Per il futuro – ha detto Antonio De Giacomi, direttore del Centro studi sul tartufo – c’è necessità di passare dalle azioni esemplari ad azioni di sistema, come cambiare le normative, allineare in tutta Italia il calendario di raccolta – (che Piemonte e Toscana hanno già spostato avanti di 9 giorni, ndr) – spostare in avanti le fiere, programmare investimenti economici, aumentare la ricerca scientifica, valorizzare anche i tartufi neri”.
A disposizione ci sono gli studi di Ipla (Istituto per le piante da legno) con gli approfondimenti legati ai cambiamenti climatici, la resilienza delle piante, i terreni migliori, le piante più indicate.
“Dopo noi e la Toscana – ha detto Fabio Carosso, vicepresidente della Regione Piemonte e assessore con delega al Tartufo – anche Liguria ed Emilia Romagna stanno ragionando di spostare in avanti l’inizio della raccolta, ma sarebbe opportuno che questo cambiamento riguardasse tutto il territorio nazionale”.
Nei prossimi giorni – ha ricordato Carosso – la Regione pubblicherà un bando, con risorse del Psr (piano di sviluppo rurale), che assegna contributi per creare nuove tartufaie, “così’ tra 15-20 anni lì nasceranno nuovi tartufi, altrimenti corriamo il rischio di trovarci senza prodotto”. In campo verranno messi anche incentivi ai proprietari per scongiurare l’abbattimento di piante da tartufo adulte.
Fonte: ANSA