Ricetta – Spaghetti ai Sassi di Mare con Tartufo Marzuolo

I sassi non sono edibili, ma  tradizione gastronomica orientale però esiste il suodiu, che vuol dire “succhia e scarta”. La pratica prevede quella di succhiare i sassi di mare, assumere le sostanze che si sprigionano dalla “rosolatura” in padella e poi sputarli senza masticare. La pratica risale a centinaia di anni fa quando i barcaioli cinesi, non avendo più scorte, provavano a saziarsi con i minerali succhiati dalle pietre del mare.

Questa tradizione oltre che in Cina ha radici anche in Italia, Più precisamente in Campania.

Il piatto veniva proposto quando, dopo una giornata a pescare con gli amici, si tornava a casa con il bottino vuoto, la consolazione allora era prepararsi un piatto di pasta con pomodorini, aglio, olio e i sassi di mare che danno sapidità al piatto. Bastava poi toglierli dalla padella e il gioco era fatto.

Il segreto sta nello scegliere le pietre perfette che devono essere ricoperte di piccole alghe. I sassi, dunque, si sostituiscono al pesce o ai frutti di mare come cozze o vongole.

Oggi vi propongo una mia personalissima rivisitazione impiegando il tartufo Bianchetto ( Tuber Borchii) anche conosciuto come tartufo Marzuolo  in considerazione del fatto che questa specie, appunto, si trova in abbondanza nelle pinete marittime.

Ingredienti


per 4 persone

  • 320g spaghetti spezzati
  • 2 o più sassi marini con caratteristiche di cui sopra
  • 2 pomodori rossi ben maturi
  • 200cc di vino bianco secco
  • 150gr di Tuber Borchii
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • sale

Scottate i pomodori per 30 secondi in acqua bollente, versate 3 cucchiai di olio in un tegame e fatevi passare  a fuoco basso un tartufo Bianchetto grattugiato.

Versate il vino bianco secco e lasciatelo evaporare completamente.
Unite la polpa dei pomodori, salate con moderazione (i sassi sono salati) e fate insaporire per 5 minuti.

Aggiungete l’acqua necessaria per cuocere la pasta, i sassi e portate a bollore.
Cuocete per mezz’ora, dando alle pietre il tempo di rilasciare gli odori e i sapori del mare, mescolando di tanto in tanto. Rimuovete i sassi: il sugo deve essere cotto ma non troppo ristretto.

Non resta che impiattare e cospargere  con altro tartufo Marzuolo a scaglie