Peste Suina: Figuraccia per i comuni dell’ Alessandrino, le recinzioni NON hanno retto

Chilometri e chilometri di recinzioni, pagati con denari stanziati dalla comunità europea crollati come castelli di carta, in cui, oltretutto, centinaia di animali selvatici di media taglia sono rimasti intrappolati e divenuti ” mangime” per i Lupi.  Gli unici che si sono dovuti contenere, a quanto pare sono stati chi delle attività del bosco ci vive, come per l’appunto i tartufai

Di seguito quanto riportato dal quotidiano “ilpiccolo.net”

Non bastavano i difetti di progettazione e le discontinuità legate a un terreno inadatto tra rocce e torrenti. In pochi mesi ci si è resi i conto che la recinzione costruita per limitare gli spostamenti dei cinghiali sarebbe stata inutile. E infatti basta dare un’occhiata alle condizioni nell’area tra Ovadese Acquese (il primo lotto dei lavori partì tra Cassinelle e Ponzone due estati fa): pali divelti, maglie recise.

I primi a denunciare la realtà sono stati quegli stessi sindaci che per mesi hanno chiesto una politica più incisiva. Gli animali hanno fatto la loro parte nei danneggiamenti ma anche la mano dell’uomo ha giocato il suo ruolo in un quadro in cui le attività legate al bosco (una quota importante di economia da queste parti) sono state limitate e condizionate. E la doppia velocità rispetto a una vicina Liguria dove certi provvedimenti sono arrivati in tempi più celeri non ha contribuito a rasserenare gli animi.