Intervista – Enad Germani di Truffle Market: Ecco come stiamo dando Futuro ai Tartufai

Enad Germani, Classe 1996 e tartufaio da quando ha memoria. Grazie alle sue conoscenze di informatica ha dato vita a  l’ormai celebre App Truffle Market. Reduce dalla sua prima esperienza a Cibus,  il Salone Internazionale dell’Alimentazione che  rappresenta l’evento di riferimento dell’agroalimentare italiano, delle ultime novità e tendenze del gusto più ricercato al mondo, ne abbiamo  approfittato per fargli qualche domanda.

 

Qual’è lo stato attuale del mercato del tartufo?

 

C’è in atto un fortissimo aumento della domanda di tartufo italiano, guidato dallo sviluppo delle economie asiatiche e dalla trasformazione del settore food in experience nel nord Europa e negli Usa. Contemporaneamente, i cambiamenti climatici e la desertificazione del nord Italia portano a una riduzione dell’offerta.
Senza meccanismi certi di tracciabilità il tartufo italiano si trasformerà da eccellenza in brand commerciale, e verrà sfruttato dai grossisti per la vendita di prodotti esteri.

Apprezziamo la posticipazione della Fiera di Alba, che permetterà di concentrare l’attenzione sul tuber magnatum pico (tartufo bianco) in un momento di maggiore qualità.
Purtroppo l’aumento della domanda e la riduzione dell’offerta non hanno portato a maggiori guadagni per i tartufai. Se è vero che ad inizio stagione il prezzo del tartufo bianco raggiungeva i 3.000 euro al cavatore, durante il mese di dicembre abbiamo assistito a un’ enorme speculazione a danno dei cavatori.


 

Cos’è truffle market?

Mio nonno non aveva alternative: o vendeva all’imprenditore o ristoratore locale o dava i tartufi in mano ad un commerciante, che li faceva arrivare in germania nottetempo.


Con l’avvento dei servizi digitali si e’ aperto un nuovo mondo. Truffle Market è la prima piattaforma, (sviluppata grazie all’incontro con un socio fondatore di AirBnB), per permettere un contatto diretto tra tartufai e consumatori. Una piattaforma condivisa, innovativa e sicura per vendere il raccolto del giorno, in tutto il mondo, con sistemi di pagamento immediati. 

 

Gli utenti, da ogni parte del mondo, possono comprare il raccolto di cercatori selezionati per la loro affidabilità. A quel punto i server di Truffle Market validano la scheda di tracciabilità, mandano un corriere a casa del tartufaio, impostano la spedizione e generano i documenti di esportazione laddove richiesti.

 

Come innova il settore del tartufo la vostra app?

Siamo la prima Start-up del mondo del tartufo e la prima piattaforma decentralizzata che sfrutta la tecnologia per annientare il costo logistico della commercializzazione del prodotto fresco. Questo ci porta ad avere una struttura agile, capace di innovare e migliorare continuamente.
Durante la fiera dell’agroalimentare Cibus, a Parma, abbiamo presentato in esclusiva una piattaforma per aziende e ho.re.ca, che permette di rifornirsi in maniera rapida e sicura da decine di tartufai nello stesso momento, con costi molto minori di quelli oggi sostenuti dalle imprese per mandare i propri raccoglitori nelle vallate.

Lo stato di Startup Innovativa ci ha permesso di entrare in rete con I3P-Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino e di SIT – Social Innovation Teams, strutture che ringraziamo per gli sforzi quotidiani nello sviluppo della nostra realtà e dell’innovazione del panorama strat up italiano.

Come garantite che il tartufo sia fresco e di qualità?
Comprare tartufo appena raccolto direttamente da chi l’ha trovato, e riceverlo in tempi brevi è il modo più sicuro per avere trifule fresche e di qualità. Questa è la nostra rivoluzione.


La selezione dei tartufai è meticolosa, in primo luogo perché viene effettuata in partnership con l’Associazione Nazionale Tartufai Italiani, la più grande rete di trifulai del Paese.

Ogni profilo viene costantemente monitorato, attraverso un’analisi algoritmica del tartufo venduto, con controlli a campione su qualità, tempi di spedizione e utilizzo di packaging HACCP.

Cosa cambia per il tartufaio? 

Il tartufaio diventa protagonista, raccoglie il tartufo e lo seleziona per la vendita, aumentandone il valore e ricevendo il giusto compenso.
Che fregatura” penserà qualcuno, Io oggi ho il commerciante che ritira il monte, buono e vermato, grande e piccolo”.

Il ruolo di Truffle Market però non è sostituirsi a chi onestamente svolge il proprio lavoro, ma di proiettare i cercatori  in un mondo connesso, in cui merci e servizi si muovono a una velocità senza precedenti.

Su Truffle Market il cavatore è interamente responsabile di quello che vende, e si impegna a caricare sull’app solo il raccolto di giornata. Grazie alla professionalità della nostra rete, il tasso di reclami è inferiore al 3%.

Ad oggi, il 95% dei tartufai preferisce vendere al commerciante. L’altro 5% si è stancato di avere intermediari, e vuole parlare direttamente coi consumatori, preferisce farlo con una piattaforma invece che cercandoli a mano.

Le liste di attesa per essere abilitati su Truffle Market sono immense, abbiamo più di 500 richieste di inserimento da tartufai di cui è in corso il processo di selezione.

 

Qual’è il feedback dei consumatori?

 

La verità? Non facciamo in tempo a caricare i raccolti del giorno, che vengono acquistati. I feedback dei consumatori (provenienti da 28 paesi nel mondo) sono eccellenti, tanto che a breve introdurremo per alcuni profili premium mezz’ora di prelazione sui nuovi tartufi inseriti.

Il 97% dei clienti intervistato si dichiara soddisfatto del prodotto e del processo di acquisto e logistica. Il 74% di loro aveva già acquistato tartufo e solo il 12% su canale online. Dopo il primo ordine, due terzi dei clienti torna su Truffle Market per comprare. La partecipazione alla fiera Cibus di Parma ha aperto a collaborazioni con aziende internazionali, che porteranno il tartufo raccolto in Italia sugli scaffali di tutto il mondo, in massimo 48 ore.