Franco Carlevero: «I tesserini devono costare 500€ e dimezzare i permessi»

«I tesserini devono costare 500€ l’anno e dimezzare i permessi»

Aumentando il costo dei tesserini, bloccarne il rilascio per qualche anno e cambiando i calendari calendari di raccolta, l’orda di barbari che devastano le tartufaie dovrebbe diminuire.

Un medicotrifulau, in entrambi i mestieri classificabile della «vecchia guardia», agita le acque della tartuficoltura. Il dottor Franco Carlevero ha 64 anni, esercita su ambo i fronti a San Damiano e da frequentatore di un settore in crisi suggerisce duri interventi. Si tratta di riflessioni amare sostenute da misure radicali: sono – dice – provocatorie, ma paiono anche giustificate da ragioni condivisibili dai trifulau «di una volta», rispettosi di terreni che fruttificano sempre meno.

Un’esperienza lunga 36 anni tra colline e fondovalle, percorsi con Titti, femmina di labrador, gli consente di suggerire che «bloccare il rilascio dei tesserini per alcuni anni sarebbe un’idea da discutere per fronteggiare un’orda di barbari che arriva con più cani, a tutti gli orari, calpestando le tartufaie con le auto».

«Troppi cavatori»

Carlevero sostiene anche che 5 mila cavatori regionali non sono sopportabili dall’ecosistema e che la tassa regionale di 140 euro annui «andrebbe elevata a 500 euro» e meglio impiegata. Un esborso così ragguardevole sarebbe ripartito tra 100 euro destinati a compensare i proprietari di piante madri con 30 euro a pianta; 100 euro destinati alle fiere e 300 euro da versare in un «serbatoio per salvaguardare il territorio, recuperare le tartufaie abbandonate, incrementare il numero delle piante tartufigene». Per contrastare il degrado delle tartufaie e «l’impoverimento del patrimonio sporigeno» la Regione è chiamata a rivedere i periodi di estrazione, da anni molto larghi.

Il suggerimento di Carlevero è draconiano: «Che la Regione imponga per alcuni anni il divieto assoluto di raccolta di ogni specie di tartufo dal 1° agosto al 20 settembre». E’ una bella sforbiciata di 50 giorni rispetto al calendario in vigore che dal 1°giugno al 31 agosto consente la raccolta del nero «Aestivum» per poi sospenderla fino al 20 settembre quando riprenderà la «caccia» al tartufo bianco.

Fonte: La Stampa