Aldo Bianchini, 70 anni dei suoi 89 passati in cerca di tartufi

La cava del tartufo non conosce età come testimonia la bella storia di, Aldo Bianchini, che ha trascorso 70 dei suoi 89 anni con il vanghino a tracolla e i cani al suo fianco.

Il decano dei cavatori tifernati dall’età di 19 anni esce nei boschi del comprensorio in cerca  di tartufi.
Una passione ereditata dal padre Domenico.

“Ho lavorato sempre in campagna nell’azienda agricola di famiglia ed ho iniziato da giovane ad andare a tartufi, profumo e sapore, quello del tartufo,  che a casa mia hanno fatto parte della vita quotidiana, grazie anche alle tagliatelle e gnocchi preparati dalla mia  mamma, Ester”.

Ricordando anche le lunghe traversate negli anni ’50-’60 di tanti cavatori altotiberini con i muli verso Acqualagna a rifornire un mercato che era punto di riferimento in particolare del tartufo nero.

Nella sua mente tanti ricordi e aneddoti legati alle innumerevoli uscite nei boschi ai tanti cani – Zara, Brilla, Dik – in prevalenza bracchi pointer, insostituibili protagonisti che lo hanno affiancato nella cerca.

E poi quella trifola, un tartufo bianco di quasi un chilo che cavò tanti anni fa in una fredda giornata di inverno.
A distanza di quasi 70 anni dalla prima uscita nei boschi, ormai divenuto un rito, una tradizione, che rivendica con orgoglio  accanto la sua fedele cagnolina.