Tentata rapina ad un furgone che trasportava 50mila euro di tartufi

Tentata rapina a un furgone che portava tartufi. Attimi di terrore e inseguimenti rocamboleschi. E’ andata bene a Francesco Bordoni, titolare dell’omonima azienda che fornisce tartufi all’ingrosso, in particolare a molti ristoratori ternani e non solo, e che ha sede a Terni: è riuscito a salvare il suo prezioso carico ed è rimasto illeso.
La vicenda risale a mercoledì scorso quando Francesco Bordoni, insieme al figlio Lorenzo, tornava a Terni a bordo del furgone, con una quantità ingente di tartufi, per un valore di 50 mila euro. Secondo quanto da loro affermato alla polizia, i due sono stati assaliti da un’auto, un’Alfa Mito nera, con all’interno tre persone: una donna alla guida e altri due uomini.
Dopo aver bloccato il furgone, spacciandosi per agenti di Polizia di Stato in borghese, i tre hanno chiesto di vedere l’interno del mezzo e hanno domandato di poter fare fotografie. Intanto sul posto sopraggiungeva un’altra auto, una Golf nera con a bordo altre due persone. Per fortuna il furgone dei Bordoni si è fermato in una piazzola, dove sembra ci siano delle telecamere che potrebbero fornire particolari utili alle indagini.

Bordoni, già insospettito, ha capito presto che si trattava di una rapina e ha provato a ripartire. In quel momento i malviventi hanno smesso di fingere ed hanno intimato di lasciare i sacchi di tartufi. Sono stati attimi molto concitati, anche perché Lorenzo, il figlio del titolare dell’azienda, era intanto riuscito a defilarsi, scappando a piedi per avvertire il 113. Bordoni, con uno stratagemma è riuscito, comunque, a ripartire, strappando dalle mani dei finti poliziotti i sacchi di tartufo che stavano portando via: i rapinatori gli si sono messi a ruota con entrambe le auto ma lui è riuscito a raggiungere il figlio, facendolo salire sul furgone e poi a scappare. Il furgone dell’azienda Bordoni-tartufi è stato inseguito fino a Spoleto mentre le due auto tentavano più volte senza riuscirci, di fermarlo. Solo all’altezza del valico della Somma una pattuglia del 113 è riuscita ad intercettare il furgone dei Bordoni e lo ha scortato a Terni presso la Questura, dove Francesco Bordoni ha sporto denuncia.