Quando nel 1983 l’ Italia annunciò di poter coltivare il Tartufo Bianco

La notizia diramata nel 1983 con la quale venne annunciato che il prof. Giusto Giovannetti era riuscito, primo al mondo, a coltivare il tartufo bianco, ebbe dell’incredibile e suscitò notevole clamore tra gli addetti ai lavori. Se ne parlò un po’ ovunque e molti proprietari di terreno si misero in lista prenotando presso la cascina Quasso di Gonengo d’Asti, ove aveva sede il centro sperimentale diretto dallo scienziato torinese, piantine di salice, tiglio, pioppo e quercia idonee a produrre il ‘Tuber Magnatum Pico’.

Le perplessità di Goria:  L’unico esperto che sollevò non poche perplessità fu l’accademico della cucina italiana Giovanni Goria che commentò a ‘Il Monferrato’: «Ho la strana sensazione che la coltivazione del tartufo assomigli un po’ alla nascita in provetta di esseri umani. Credo che l’immagine affascinante che da sempre circonda a riguardo del tartufo e del trifulao possa venire intaccata»

I trifolao furono favorevoli all’annuncio: Nell’ambiente dei trifulao invece ci fu viva sorpresa ed il prof. Giovannetti non fu affatto visto come un pericoloso concorrente tale da poter far scomparire la cerca tradizionale. Furono raccolti i pareri di Giuseppe Vivalda, di Narzole d’Alba, detto ‘Coppa’ e Vittorino Laurella detto ‘Gabanin’ di Moncalvo, due trifulao molto noti che comparivano puntualmente con interviste su giornali, riviste a diffusione nazionale e testi specializzati in cucina. Per Giuseppe Vivalda il risultato ottenuto dal prof. Giovannetti fu di straordinaria importanza perché risultava che Gonengo non fosse una zona dove il tartufo crescesse in abbondanza.

«Questo vuol dire che se innestiamo le piantine micorrizate dal prof. Giovannetti nei terreni veramente giusti, i tartufi si raccoglieranno come le patate. Sono d’accordo, bisogna continuare su questa strada».

Laurella: La scienza va avanti…Vittorino Laurella disse: «La scienza va avanti e con essa il mondo. Il trifulao si trasformerà in un allevatore di tartufi, faticherà di meno, guadagnerà di più e offrirà un prodotto migliore». Ma si trattò di un illusione, un grido lanciato nel vuoto.

Fonte: www.ilmonferrato.it