Meticcio da tartufi? prendilo al canile – Editoriale

In questi giorni sta riscuotendo molto successo la storia di Lea, una cagnolina meticcia salvata dal canile da un tartufaio, e addestrata con successo per la cerca

Cagnolina “meticcia” di tre anni dopo aver evitato di finire al canile per impossibilità del suo proprietario di tenerla assieme ad altri cani è stata adottata da un noto “cavatore” tifernate e si è rivelata una vera e propria campionessa nello scovare i tartufi.

Uno degli aspetti che contraddistingue il cane da tartufi rispetto a quello da caccia è il fatto che non è essenziale che sia di razza, di fatti i leggendari trifulau piemontesi usavano a tale scopo i cosi detti tabui, cani meticci i cui incroci erano stati dettati totalmente dal caso.

Ovviamente oggi le cose sono ben diverse, gli interessi economici che ruotano intorno al mondo del tartufo sono rilevanti e con essi sono cresciute le esigenze, rispetto alle doti del cane da impiegare per andare a tartufi. Di fatti come è successo per il Lagotto Romagnolo, sono molteplici gli allevatori che fanno una selezione specifica per avere soggetti da destinare alla cerca dei tartufi, come nel caso del Grifo nero Valnerino o del Bracco – Pointer.

La situazione dei canili italiani è critica: la maggior parte delle strutture è sovraffollata. Il numero degli abbandoni supera il numero delle adozioni . Quando una persona decide di prendere  un cucciolo , a  fronte della prospettiva di andare a tartufi, ha diversi modi per farlo , tra le quali quella di fare visita al canile o rifugio di zona.

A dispetto  di quello che si potrebbe pensare, non sono  qui a consigliare a tutti di prenderne uno dal canile e provarlo ad addestrare, anzi, ci sono delle doverose considerazioni da prendere in esame. Di fatti, come prima cosa, suggerisco ai neofiti, che me lo chiedono, di partire da un soggetto predisposto, in quanto le copiose difficoltà che potrebbero sorgere con un cane che non vuole saperne di andare a tartufi può portare ad un clamoroso fallimento, con il rischio, come in questo caso, di chiudere il cane nel suo box o  peggio ancora.

 A questo punto è  proprio il caso di chiederselo: Tutti questi cuccioli acquistati dai vari siti di annunci e sui social, ceduti come cani da tartufi, quando scoprirete che diventare tartufai non è in realtà cosi semplice, che fine faranno?

Questo mio appello è pertanto rivolto ai tartufai di una data esperienza, che potrebbero idealmente dare una possibilità di riscatto a un cagnolino che vive in canile, magari aggregandolo alla sua “muta”, o perchè no? darvi l’occasione di rispolverare la vostra vecchia passione per la cerca, da tempo sopita. Un occasione di rivalsa per entrambi.