Le zecche : Malattie, prevenzione e rimedi
Le zecche : Malattie, prevenzione e rimedi
Le zecche sono dei parassiti, precisamente antropodi (acari appartenenti alla classe degli aracnidi), delle dimensioni dai 2 agli 8 millimetri, che parassitano gli animali (cani, topi, uccelli, ovini, animali selvatici) e, occasionalmente, anche l’uomo, nutrendosi del loro sangue.
Ad attirarle sono il calore ed il movimento e dunque potete facilmente immaginare come la massa di un grande mammifero qual è il cane risulti per loro molto appetibile.
Qui di seguito spieghiamo i rischi che corrono i nostri cani ma anche noi umani.
Le zecche in Italia:
In Italia si possono incontrare prevalentemente due tipi di zecche:
- la zecca dei boschi (Ixodes Ricinus)che vive nel sottobosco e nelle zone umide e ombreggiate con vegetazione bassa ed un letto di foglie secche, attaccando prevalentemente nel periodo tardo-primaverile ed estivo, potendo essere responsabile della trasmissione all’uomo della malattia di Lyme.
- zecca del cane (Rhipicephalus sanguineus), che normalmente parassita solo il cane, ma può rendersi responsabile della trasmissione all’uomo di una malattia chiamata febbre bottonosa. Anch’essa è particolarmente attiva nel periodo tardo-primaverile ed estivo, prediligendo gli ammassi di macerie edili, le cucce, le cataste di legname, soprattutto nelle zone d’ombra.
Ciclo vitale delle zecche:
La vita di una zecca suddivisa in 4 parti distinte (uovo, larva, ninfa e adulto) che durano circa un anno ciascuna ed ognuna delle quali prevede un “ospite” diverso:
- Roditori e uccelli per le larve;
- Animali con dimensioni maggiori per Ninfe e Adulti.
La zecca si attacca all’animale da prima penetrando poi svolgendo un grande lavoro di “ancoraggio” tramite secrezioni si ancora saldamente per circa 10 o 15 ore.
Finito i processo di “ancoraggio” inizia il “pasto” che si alterna tra risucchio e rigurgito. La zecca succhia il sangue poi rigurgita acqua e sali, ed è proprio questo processo di rigurgito che infetta l’ospite.
La malattia di Lyme:
È una malattia infettiva causa di un batterio di nome Borrealia burgdorferi, che solitamente si trova all’interno delle ghiandole salivare delle zecche dei boschi.
1. Infezione localizzata: In un lasso di tempo che può durare dai 2 ai 40 giorni dalla puntura di una zecca si può formare una vasta lesione attorno al morso che in alcuni casi si trasformano in necrosi e vesciche (eritema migrante). Può scomparire spontaneamente senza cure in alcune settimane ma non ci si può definire fuori pericolo.
2. Infezione disseminata: Nell’arco di qualche mese l’infezione se non curata può diffondersi per tutto l’organismo in particolare colpisce la pelle, le articolazioni, il sistema nervoso e nelle situazioni più gravi anche il cuore, occhi, reni, fregato e vie respiratorie.
3. Infezione persistente: Nell’arco di un anno la situazione può diventare insostenibile con cronicità dei sintomi precedentemente citati e collasso cardiaco. Può portare alla morte.
Cosa fare se si viene morsi da una zecca:
La zecca rimane attaccata alla pelle attraverso la sua bocca e va rimossa , utilizzando un paio di pinzette o, in alternativa le dita, o un filo avvolto intorno alle sue mascelle. Se, pur avendo rimosso la zecca, la testa è rimasta attaccata, avvaletevi di un ago sterile, operando come per rimuovere una scheggia, per toglierla.
Cose da non fare se si è morsi da una zecca:
Non applicare fiammiferi appena spenti, spilli o aghi arroventati o petrolio, benzina, trielina, ammoniaca, acidi vari ecc…. tutti metodi inducono un riflesso di rigurgito massivo da parte della zecca ,con aumento del rischio di infezione.
Come prevenire il morso:
Le zecche come detto in precedenza si trovano nell’erba, nelle legnaie, nei boschi, nelle foglie umide e quindi per prevenire spiacevoli ritrovamenti evitare di sedersi nell’erba alta, indossare pantaloni lunghi e calzature chiuse durante le scampagnate, controllare meticolosamente gli animali domestici e la propria pelle.
Rimedi naturali contro le zecche:
Esistono dei rimedi naturali che sono efficaci, certo non come gli antiparassitari chimici ma certamente almeno sono meno tossici. Ad esempio:
- l’aceto di mele aggiunto all’acqua del bagno del cane, focalizzandosi in particolare sulla pulizia di alcune zone più a rischio dell’animale, quelle esposte maggiormente all’attacco delle zecche ovvero il collo, le orecchie e le zampe.
- Un olio essenziale molto usato come repellente di zanzare, pulci e zecche è l’olio di Neem. Lo trovare in erboristeria. Vi avviso che ha un odore a dir poco sgradevole per noi umani ma è molto efficace. Ha proprietà antisettiche ed antibatteriche e viene usato anche su ustioni, abrasioni e ferite perché ha un effetto lenitivo. Tra i vantaggi: si può applicare sul corpo del cane con una certa facilità.
- Altri repellenti naturali per le zecche sono la lavanda e l’eucalipto, due oli essenziali che renderanno il cane sgradevole ai parassiti.
- La lavanda, aggiunta al timo, è efficace sia contro i batteri che per stimolare il sistema immunitario dell’animale.