Il lagotto Romagnolo a confronto con altre razze

Questo testo è stato estrapolato dall’ ormai celebre libro Il lagotto Romagnolo: storie di cani, tartufi e tartufai. Di Giovanni Morsiani. Testo che, se non vado errato, è prossimo a compiere i 30 anni. Interessante è anche il fatto che a distanza di cosi tanto tempo  le diatribe sull’argomento, oggi, sono pressochè le stesse.

TESTO

Per quanto riguarda la valutazione e le caratteristiche negative o positive di soggetti adulti, con un buon grado di istruzione, e cioè: tipo di cerca,qualità,intensità e passione nella cerca,caratteristiche morfologiche- strutturali applicate al campo del lavoro, istinti di razza,ecc. Dividendo i cani per singole razze, le nostre valutazioni, data l’opinabilità della materi,saranno considerazioni di massima dettate esclusivamente dall’esperienza personale maturita nel tempo.

Parametro di valutazione da 1 a 5 stelle, giudicando nell’ordine: * __ mediocre * * : discreto * * * : buono * * * * : molto buono * * * * * : eccellente

ividendo per razza i soggetti da esaminare nell’analisi di giudizio, che sarà logicamente diversa dalla valutazione (soggetto-conduttore), noi proponiamo questo schema

«1. Setter, pointer e Bréton. Hanno molte similitudini in comune, l’andatura veloce, l’istinto innato ad essere distratti più facilmente dalla selvaggina rispetto agli altri cani da caccia avviati al tartufo, con un tipo di cerca per lo più a testa alta, per la ricerca di tartufi in maturazione a distanze anche considerevoli (tipo di cerca prevalentemente di tirata). Qualche problema di freddo per il pointer nel periodo in  vernale. Di solito per questi tipi di cani occorrono conduttori di polso, con garretti buoni, che sappiano imporre la propria personalità e volontà all’esuberanza dei soggetti

Valutazione: 3 stelle

«2. Bracco, cocker e Spinone. Questi tipi di cani invece hanno un’andatura più lenta rispetto ai precedenti, le taglie si equivalgono (a parte il cocker che è di taglia medio-piccola) possiedono in comune una maggiore facilità di addestramento e una minore predisposizione alle distrazioni del selvatico, con un tipo di cerca che si può considerare mista, in tirata e medio-corta. Qualche carenza invernale per il bracco, per via del pelo che possiede. Vi sono inoltre anche ottimi incroci derivati da queste razze.

Valutazione: 4 stelle

«3. Meticci. In linea di massima sono senza dubbio migliori, come facilità di apprendimento, rispetto ai cani da caccia addestrati, vanno comunque valutati da soggetto a soggetto in base alle singole caratteristiche strutturali e di cerca, sono comunque ottimi come istinto e passione di cerca e raramente sono distratti dalla selvaggina. Non vi è certezza della trasmissione genetica delle attitudini naturali.

Valutazione: 4 stelle

«4. Lagotto Romagnolo. Senza dubbio il migliore in assoluto, con un tipo di cerca prevalentemente medio‐corta, anche se non disdegna la tirata di naso. Qualche volta, da verifiche personali, si sono notate tirate di 150 m, in aggiunta a tutta una serie di qualità, che difficilmente sono riscontrabili nelle altre razze e in un così ampio numero di soggetti. Sintetizzeremmo in queste poche frasi tutti i possibili pregi che noi tutti ben conosciamo, oltretutto il Lagotto riesce spesso a fare diventare discreti anche conduttori o tartufai di elementare esperienza!

Valutazione: 5 stelle