La leggenda della Roverella e il Diavolo

La Roverella ( Quercus Pubescens) è senz’altro  tra i più celebri  alberi simbionti del tartufo, ma non lo è altrettanto il motivo per cui  la Roverella durante l’inverno non perde le foglie. Una risposta a questa domanda è data da una vecchia leggenda.

Secondo la leggenda,  il Demonio andò da Dio a lamentarsi, perchè siccome lui era padrone di tutto l’universo anch’esso  pretendeva  il dominio su qualcosa. Viste le sue pretese, Dio gli chiese di cosa volesse essere padrone; il Demonio ci pensò su e decise infine di diventare padrone del bosco (in passato, l’economia del bosco era fondamentale in una società rurale che sopravviveva grazie ai frutti del territorio.)

“Voglio essere il padrone del bosco” disse il Demonio a Dio. E Lui rispose: “Va bene, ma a una condizione. Potrai essere padrone del bosco dal momento in cui tutte le caducifoglie si spoglieranno completamente. A quel punto, potrai fare tutto ciò che vorrai”.

Il demonio si mostrò contento, perché credeva già di poter dominare il bosco e magari anche gli uomini. Le piante del bosco iniziarono a preoccuparsi per questa situazione, allora si consultarono e decisero di rivolgersi alla Roverella, che era uno degli alberi  più antichi e più saggi del bosco. La roverella, ascoltate le preoccupazioni delle altre piante, disse:

“Io tenterò di tenere su di me le foglie più a lungo possibile”. Arrivò l’autunno e le latifoglie iniziarono a perdere le proprie foglie. La roverella, invece, fece seccare le sue, ma cercò di trattenere le foglie su di sé. Imperversava il vento, la pioggia, ma resistette. Giunse poi l’inverno, con il gelo, la neve, ma ancora la Roverella tratteneva le foglie.

Il Demonio, in tutto questo, osservava attentamente e attendeva la caduta delle foglie. Arrivò poi la primavera e la Roverella cominciò finalmente  a perderle ; il demonio pensava di aver ormai raggiunto il suo obiettivo e di impadronirsi finalmente del bosco, ma iniziarono invece a spuntare le prime foglioline.