La Gazza Ladra da tartufi

La Gazza Ladra da tartufi

La Gazza Ladra da tartufi – Durante le mie consuete ricerche mi sono imbattuto  in un qualcosa che, per me fino ad oggi, ha dell’ incredibile cioè che la Gazza Ladra può essere addestrata per cercare tartufi. A essere  del tutto sincero dopo aver letto ciò ho abbozzato un sorriso ironico, se non fosse, che la stessa cosa era riportata dall’autorevole wikipedia come si evince anche dalla foto di copertina di questo artico.

La gazza, nota anche come gazza eurasiatica, è un uccello passeriforme della famiglia dei corvidi. Può essere addestrata e usata per trovare i tartufi. 

Ho cercato di approfondire l’argomento ma con scarsi risultati. Gli unici articoli  che saltano fuori dal web associati alla Gazza Ladra e i tartufi è Giacomo Rossini per via della sua omonima opera La Gazza Ladra e la sua passione gastronomica per i tartufi di cui parlammo tempo fa in questo articolo (QUI)

È comunque emerso che è un volatile estremamente addomesticabile e c’è addirittura una guida, che vi posto integralmente, su come addestrarla.

 Come addomesticare la Gazza Ladra

La detenzione forzata della gazza è illegale, perché l’animale appartiene alla fauna autoctona e protetta dalla legge. Per questo motivo è indispensabile certificare la presenza in gabbia documentando la nascita in cattività, con incartamenti rilasciati dal C.I.T.E.S. Sono uccelli scaltri e attenti e, grazie alla convivenza, molto fedeli e affettuosi. Se nata in cattività, con relativa documentazione a riprova, è bene allevarla all’interno di una grande voliera che comprenda una parte di albero dove possa appollaiarsi. Importante la presenza di una ciotola grande piena d’acqua, dove bere e lavarsi. L’alimentazione deve risultare varia e fornita tre volte al giorno. Perché la gazza si affezioni e riconosca l’umano di riferimento, è bene curarla sin da piccola, aiutandola a imparare a volare e facendola scivolare delicatamente dalle mani a un’altezza limitata di trenta centimetri. In questo modo potrà aprire le ali e apprendere i rudimenti del volo.

Perché capisca la regola di posarsi sul braccio o sul pugno, è utile mostrarle pezzettini di carne, da consegnare appena avrà raggiunto la posizione indicata. Una ricompensa che apprenderà velocemente. Con il tempo, è possibile lasciare la gazza libera di librarsi nel cielo, con i suoi simili, permettendole di fare ritorno alla voliera per la notte, che andrà protetta con un telo di plastica durante l’inverno. Si può addestrare la gazza senza costringerla alla reclusione, ma permettendole di raggiungere il vostro balcone o giardino all’occorrenza. La strategia del cibo è sempre valida e, con il tempo, il volatile finirà per fidarsi della vostra presenza. La gazza spesso si innamora dell’uomo e, specialmente in campagna, è solita accompagnare e seguire l’umano prescelto. Per il suo bene, è consigliato non costringerla alla detenzione, se non necessaria per un periodo di cure e crescita, come nel caso di piccoli orfani. Se nutrita e curata, anche a distanza, farà sempre ritorno dal suo umano per un saluto affettuoso e un po’ di cibo. Si tratta di animali liberi che è importante rispettare senza scacciare o ferire.

Fonte: greenstyle.