Invenzioni: Una teca agli ultrasuoni per la conservazione dei tartufi

Invenzioni: Una teca agli ultrasuoni per la conservazione dei tartufi

Una teca realizzata in krion, materiale antibatterico, non poroso, che può essere usato a contatto con i cibi,mantiene il tartufo alla giusta temperatura e umidità, grazie a un sistema di ultrasuoni che, scindendo la molecola dell’acqua, la rende leggera e crea quella sorta di “nebbiolina” ,   

Dopo anni di studio, ricerca e soprattutto di osservazione  il progetto – sviluppato in collaborazione con Italproget, società umbra tra le aziende leader nella produzione di vetrine refrigerate e arredi personalizzati – permette ai ristoratori non solo di conservare il tartufo fresco, ma anche di metterlo in mostra ai propri clienti.

“Uno strumento che mantiene il prodotto come se fosse appena colto consentendo al fungo di mantenere le sue proprietà organolettiche e l’inconfondibile aroma – spiega Luigi Dattilo, fondatore di Appennino Food Group – e grazie a questo microhabitat il tartufo può essere anche trasportato dovunque”.

Il primo ristorante ad aver scelto la novità è La Scogliera a La Maddalena, e al momento sono state prodotte 20 vetrine refrigerate, di cui 5 destinate al mercato di Hong Kong, 5 a Riad e le restanti 10 per l’Italia e l’Europa (il prodotto non è in vendita, ma in comodato d’uso, ndr).

Fonte: winenews.it