Il tartufo e la troia – Poesia

Il tartufo e la troia – Poesia

Il tartufo e la troia

Il tartufo e il porco non vanno d’accordo
In molti ignorano questo detto
Ma non si danno i tartufi ai porci
Quando lo feci, me ne accorsi…

Conobbi una piccola troia
Una troia vorace e viziosa
Avrei voluto farla felice
Ma mi ha morso, sono scappato…

Per sotterrarmi nella mia foresta,
Tranquillo, all’ombra delle foglie
dove vivo in pace fino ad ora
Sereno, felice, libero e selvaggio…

Poi, il suo muso cerca l’humus
Mi cerca invano tra le ghiande
Che ne mangi 20, 100, 1000 o più
Si possa rompere i denti!

L’avrei servita come una regina
Se si fosse fermata
Ma il suo sporco muso e il suo gran culo
Invece di portarmi amore, mi ha fatto conoscere l’odio

Quando é venuta da me
Mi ha sedotto come un tartufo
Solo per divorarmi con più gusto!
Per cosa mi ha preso, per un tartufo?

E si, lo sono, si, perchè no?
Me ne vanto e ne traggo merito,
Perchè é una pietanza di prima scelta,
Sono la pepita dei golosi…

Mi bramano per il mio valore,
Ho un gusto sottile, ricercato,
Mi conservano per il moi sapore,
E lei mi ha mangiato in un boccone…

Mi piace che mi trattino come una perla rara
Un tesoro inestimabile,
Che mi invitino alle tavolate migliori
Dove non si corre il rischio di incontrarla!

Lei fa prosciutto, io arte
Stimata solo dagli intenditori
Lei, la mangiano con il burro,
Dentro un panino, al buffet della stazione…

Ora che sono solo, solo,
In fondo al mio buco,
Penso a lei, al suo musetto,
La sua pelle, le sue anche e i suoi seni dolci…

Puo’ darsi che un giorno ci rivedremo,
Per uno stupido scherzo del destino,
Lei in paté, io a pezzetti,
Sotto un bianco lenzuolo di strutto…

E in questa morte in pâté
E a pace fatta
Rideremo dei nostri sogni impossibili,
Dei nostri desideri traditi, di quei momenti terribili
Di questo Odi e Amo che da vivi ci aveva…separati

Jean-Pascal LASSUS

Traduzione a cura di Federica Licinio

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