Houston abbiamo i tartufi!!!

Houston abbiamo i tartufi!!!

Houston abbiamo i tartufi!!! – Quella che vi andiamo a raccontare oggi è la storia di Eugenio Quirino che inviò i tartufi all’equipaggio dell’apollo 11

Correva l’anno 1968: siamo in autunno quando, dopo le consuete domeniche d’ottobre della Fiera del Tartufo, a un gruppo di Moncalvesi viene l’idea di mandare all’astronauta Michael Collins  un bellissimo esemplare di tartufo bianco di oltre 600 grammi. A capo di questa comitiva d’amici, c’è Eugenio Quirino, detto “Geniô”, ristoratore, e notissimo “trifulau” della cittadina aleramica, dallo spirito molto intraprendente. La scelta ricade su Collins perché nato a Roma e, quindi, molto legato al nostro Paese. Inoltre, in quegli anni, aveva appena portato a termine la missione spaziale ‘Gemini X’ che tanto scalpore aveva suscitato perché considerata propedeutica per lo sbarco sulla luna.

Quirino prende carta e penna, inizia a scrivere e si fa tradurre in inglese la sua lettera da un amico.

“Sono un cercatore di tartufi che vive a Moncalvo, provincia di Asti, nel nord ovest d’Italia. L’eccezionale impresa spaziale nella quale sei coinvolto, mi ha profondamente toccato ed eccitato. Ti invio, come semplice dono, qualche tartufo, un tipico prodotto della mia terra natia, il Monferrato”.

Quirino non manca di spiegare i motivi del suo gesto:

“Si tratta di un modesto segno di ammirazione per un uomo, nato in Italia, che si sta preparando a compiere una delle più leggendarie imprese nella storia. Inoltre, sono sicuro che tu sarai in grado di apprezzare un aspetto della cucina italiana dal profumo e dal gusto di questo tubero”.

La lettera continua con una richiesta e una promessa: “Ti sarei molto obbligato se mi facessi l’onore di mandarmi una tua foto con autografo. In luglio, quando avrai realizzato la tua impresa spaziale, prometto di mandarti altri tartufi”. Infine, un invito: “Se già stai pianificando una vacanza in Italia, sarei molto onorato di averti mio ospite a Moncalvo”.

Collins il 23 Gennaio 1969, risponde a Quirino:

“Grazie per il gradito dono. Da molto tempo sono un estimatore dei tartufi del Monferrato, e ora sono veramente lieto di aver ricevuto questo magnifico esemplare. Anche mia moglie è contenta e sta facendo i preparativi per cucinarlo come mi hai suggerito nella tua ricetta”.

Oltre alla lettera, Collins invia a Quirino, in segno di riconoscenza, alcune foto con una sua speciale dedica e il suo autografo e si sbilancia in una promessa:

“Spero di avere il piacere di vederti a Moncalvo dopo il mio viaggio terra – luna”.

Da quel momento si stabilisce fra i due una conversazione epistolare, con un certo grado di confidenza, che si interrompe solamente quando iniziano i preparativi che porteranno, con grande successo, al primo sbarco sulla Luna.

Quirino, come promesso, manda un altro tartufo a Collins e, questa volta, anche agli astronauti Armstrong e Aldrin. I tre, in effetti, fanno tappa a Roma, nell’autunno del 1969, nel tour mondiale organizzato per celebrare l’evento. Collins, però, non verrà mai a Moncalvo a trovare il suo amico di penna ma non si dimenticherà di Quirino. La magia di questa storia trova, infatti, la sua degna conclusione in una semplice e spontanea telefonata: Collins chiama il suo amico per scusarsi.

Fonte: lanuovaprovincia