Cancellata norma animalista dei 20 mq – Emilia Romagna

Cancellata norma animalista dei 20 mq – Emilia Romagna

Cancellata norma animalista dei 20 mq – “Tutti i proprietari di cani detenuti all’aperto, quindi, in particolare contadini, cacciatori e tartufai, che erano nel mirino dell’integralismo animalista, possono tirare finalmente un sospiro di sollievo”. Lo dice in una nota il consigliere regionale Pdl Luca Bartolini a commento del voto della commissione Politiche per la salute sulla delibera di Giunta che definisce i criteri per la detenzione degli animali d’affezione da parte dei privati, e regola tutti gli altri aspetti legati al benessere animale. Nel nuovo testo, riferisce Bartolini, è stata cancellata definitivamente la norma sulle dimensioni eccessive dei box  introdotta dalla legge regionale 29 marzo 2013 numero 3.

“Il buon senso e il sano realismo che ci hanno guidato nella battaglia contro una legge assurda ripresa in maniera critica anche da media nazionali, hanno finalmente prodotto norme utili e di facile applicazione – evidenzia Bartolini -. La legge voluta dalle frange animaliste, infatti, obbligava i proprietari di cani detenuti all’aperto a garantire ai loro animali un ricovero delle stesse dimensioni strutturali e delle stesse caratteristiche tecniche di quello previsto per il ricovero ordinario nei canili pubblicie negli allevamenti di cani per fini commerciali operanti nel territorio regionale: box da 20 mq per cane, quasi dei monolocali”.

“Per rendere l’idea ricordo che una camera matrimoniale standard è di 14 mq. Una forzatura quindi, figlia del peggior animalismo integralista, che metteva a rischio la detenzione e l’adozione di cani nella nostra regione”, aggiunge l’esponente del FI-Pdl, secondo il quale “la nuova delibera, sulla quale nella Commissione competente ho espresso il mio voto favorevole ripristina il buon senso, prevedendo per le strutture di ricovero esterne dei cani, il rispetto dei requisiti contemplati nell’accordo Stato Regioni e tolto ogni riferimento edilizio che avrebbe messo in ginocchio i proprietari di cani da caccia, da tartufo o da compagnia”.

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