A caccia di tartufi nel Pollino

A caccia di tartufi nel Pollino

 

Il parco nazionale del Pollino è situato a cavallo di Basilicata e Calabria tra le province di Cosenza, Potenza e Matera, con i suoi 192 565 ettari, di cui 88 650 nel versante lucano e 103 915 in quello calabro, è il parco nazionale più grande d’Italia; prende il nome dall’omonimo massiccio montuoso. Dal novembre 2015, con l’inserimento nella lista globale dei geoparchi da parte dell’UNESCO, il parco del Pollino è considerato sito patrimonio mondiale.

Le specie di tartufo presenti sono molteplici , tra i quali :Tuber mesentericum ,Tuber magnatum Pico, Tuber aestivum, Tuber brumale e tuber uncinatum nelle estese e celebri faggete che dominano il Pollino tra i 1100 e i 2000 m slm,

Alcune  particolarmente interessanti per la presenza di esemplari ultracentenari e colonnari sul Cozzo Ferriero, Serra del Prete, la Fagosa, Pollinello, Monte Grattaculo. In alcune aree i faggi assumono forme particolarmente contorte tanto da meritarsi l’appellativo di “alberi serpenti”.

Tra le altre specie arboree ci sono tutti e sette i tipi di aceri di cui l’acero di Lobelius, il pino nero, il tasso diverse specie di querce, castagni, ed alle quote più elevate e sui pendii più ripidi è presente il pino loricato, specie rarissima, che si adatta agli habitat più ostili, dove altre specie molto rustiche (il faggio in primis) non sono in grado di sopravvivere.

Fioriture di Orchidee si osservano soprattutto in primavera, insieme a quelle di viole, genziane, campanule e, in estate, il raro giglio rosso, oltre a molte specie di piante officinali ed aromatiche, tra le quali la fanno da padrona le Labiatae, con molteplici specie di menta ed inoltre tutte le varietà di timo, santoreggia, lavanda, issopo, le cui fioriture avvengono al culmine dell’estate.

Non da meno sono da considerare le varie famiglie di frutti di bosco e di specie arboree selvatiche che producono frutti e bacche come le mele selvatiche, i vari Prunus, le fragoline di bosco e i lamponi di cui sono disseminati i sentieri e le frequenti radure, laddove le condizioni climatiche e di soleggiamento ne consentono la fruttificazione.

Per saperne di più potete visitare il sito dell’associazione tartufai del Pollino a questo indirizzo www.tartufipollino.it

 

Fonti: viaggiarenelpollino.it  –  wikipedia.it  – calabriamagnifica.it Foto: lecinquecime.it