Uccidere per i tartufi : Una storia vera

Uccidere per i tartufi : Una storia vera

Uccidere per i tartufi : Successe  a Grignan nel sud-est della Francia, c’è chi è arrivato a uccidere per i tartufi.

Parigi, la quotazione del tartufo nero arriva ad 800 € al chilo nei giorni precedenti al periodo natalizio del 2010. Probabilmente è questo il punto di partenza per raccontare questo avvenimento, che ha sconvolto un paesino delle Drome, una provincia del sud-est della Francia. Dove si può morire per un tartufo. L’80% dei tartufi neri raccolti in francia proviene dal comune di Grignan ed esso per molto tempo ha rappresentato un entrata complementare per gli agricoltori, che con la crisi del vino è diventata una entrata irrinunciabile.

Laurent Rambaud, uomo distinto di 32 anni, appassionato tartuficoltore, era certo che da tempo alcuni “intrusi” si aggirassero nei sui terreni per depredare i suoi tartufi, sempre più presenti nell’ultimo anno. Una sera colto dall’esasperazione ha imbracciato il fucile, scegliendo una serata ottima per un furto nei campi, si è appostato ed attese.

Ernest Pardo di 43 anni del paese accanto, Saint-Paul-Trois-Chateaux, si aggirava nel capo di Laurent Rambaud con in mano un vanghetto con la chiara e visibile intenzione di rubare il prezioso tuber, il padrone del campo non ha esitato, colto dalla rabbia fece partire un colpo e dilagnò la gamba del ladro e poi un secondo mirando alla testa. Così quest’uomo padre di due figli, barelliere di professione è morto per aver voluto rubare del tartufo.

Il giorno dopo le strade del paese si sono state invase da oltre 300 persone tutti agricoltori per difendere Rambaud, anche essi esasperati per i furti e per essere stati abbandonati dalla giustizia e lo giustificavano dicendo: “è una brava persona”,”di famiglia onorevole”,”un tartuficoltore conosciuto”, specificando “i ladri ormai operano in tutta impunità, questa cosa doveva succedere prima o poi!”. La manifestazione ha dato origine a polemiche a non finire, sentite a livello nazionale. Ma malgrado tutto Rambaud, che è anche presidente dei Gioviani agricoltori delle Drome, è stato incriminato e messo in detenzione provvisoria. Sono stati sottoposti ad interrogatorio anche il padre ed un amico, sospetti di aver aiutato a nascondere il fucile. Pardo era stato visto molte volte al mercato di Richerenches, il mercato più importante per il tartufo in Francia, che si svolge a pochi chilometri dal paese sconvolto, come spiegato da Didier Chabert, presidente dei tartuficoltori del Tricastin: “I ladri vanno in quel mercato per individuare i più grossi coltivatori. Ed in seguito passano all’azione. I tartufai stanno organizzando delle ronde notturne per sorvegliare i loro terreni, non sono sempre armati, e se lo sono sparano in aria per spaventare il malvivente ed a volte riconoscono i ladri dalle loro auto. Ormai ci sono dei produttori che non dormono più. I tartuficoltori aspettano per 10 anni che la pianta, necessaria per la crescita del tuber, venga su ed in una notte tutto il lavoro viene rovinato senza ritegno”. Nella stragrande dei casi gli acquirenti del pregiato tuber vengono da Parigi e non si fanno molte domande su cosa o da chi stanno acquistando, pagando in contanti. Anche Rambaud si lamentava, alcuni amici gli avevano chiesto se aveva bisogno di aiuto ma lui declinando disse: “Posso fare da solo!”.

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