Tartufo Bianco 2022 : Forse NON sarà una stagione cosi catastrofica

Il fine settimana appena trascorso è stato caratterizzato da copiose  piogge sparse su molteplici regioni della nostra penisola. Anche se è ben poco  rispetto al ideale fa bisogno del tartufo bianco ( Tuber Magnatum Pico), questo da adito a speranze  e da l’occasione una volta per tutte, dati alla mano, di fare un riassunto della situazione. Che a quanto pare non è cosi catastrofica come vogliono farcela apparire, o  perlomeno ce ne sono state di peggiori.

Da una ricerca effettuata da  Luigi Mariani e Franco Zavatti, per il sito Climatemonitor e riportata dal portale web del giornalista Nicola Porro  è emerso quanto segue:

In un’esamina più approfondita e cauta, possiamo notare come fenomeni di questo tipo sono già successi nella storia del nostro pianeta. In alcuni casi, anche ben prima dello sviluppo tecnologico ed industriale delle popolazioni. Prendendo in esame ventuno stazioni italiane, Mariani e Zavatti mostrano come la città meno soggetta a precipitazioni in questi primi sette mesi, Torino, conobbe il suo record negativo esattamente un secolo fa, quando il minimo registrato fu di 177 mm di pioggia contro i 208 mm di quest’anno.

 

Da tutte le stazioni, si deduce un elemento di fondamentale importanza: in nessun caso, il 2022 è stato l’anno storico meno piovoso. A Bologna, per esempio, nell’ultimo secolo sono stati riportati 42 anni meno piovosi rispetto a quello in corso; mentre a Pesaro e Cagliari, dati peggiori sono stati registrati rispettivamente per 56 e 66 anni dell’ultimo secolo. Caso particolare rimane ancora il capoluogo dell’Emilia Romagna, dove il record negativo è quello del 1825, appena prima dello sviluppo industriale umano.

Nel corso dell’analisi, Mariani e Zavatti prendono in considerazione anche il valore delle precipitazioni nell’anno idrologico 2022. Se ne deduce una chiara anomalia solamente nell’estremo Nord-Ovest, comprendendo la Valle d’Aosta e la zona settentrionale del Piemonte. Al contrario, nel resto d’Italia, le precipitazioni rientrano in valori di media-alta frequenza.

 

Ma il dato più importante dell’approfondimento riguarda l’ultima cartina, (a questo link) quella che raffigura “il numero di anni idrologici per secolo che hanno presentato precipitazioni inferiori a quelle dell’anno idrologico in corso”. Se ne deduce, ovviamente, che il 2022 rimane un anno non particolarmente piovoso, ma l’anomalia riguarda solo il Nord Italia. Al contrario, dati nella media sono stati registrati lungo la riviera romagnola e nel centro, mentre sono stati ottimi per la zona meridionale della nostra Penisola, a partire da Roma in giù, comprese le due isole.