Presentato il programma della fiera d’Alba 2022

Internazionalità e sostenibilità sono i due temi che guideranno la 92a Fiera del Tartufo Bianco d’Alba, che alzerà il sipario l’8 ottobre.

92 anni al passo con i tempi e con un mercato sempre più globalizzato che oggi vede il ‘ Tuber Magnatum Pico’ varcare le frontiere dei cinque continenti per giungere sulle tavole gourmet.

            Le principali novità sono state al centro della presentazione a Milano, presso la sede Microsoft.

 La produzione del Basso Piemonte è la punta di diamante di un’Italia che è ai vertici qualitativi per la produzione dei ricercati funghi ipogei e che lo scorso anno si è festeggiato un aumento record dell’export di tartufi (nel complesso delle specie ) pari al +44%.
La Fiera di Alba sarà visitabile tutti i weekend il sabato e la domenica, con l’apertura straordinaria di lunedì 31 ottobre e martedì 1° novembre: tema trasfersale della kermesse sarà “Time is up”, ovvero “il tempo è scaduto”, con riferimento alla necessità di intervenire per arrestare il cambiamento climatico, di cui i tartufi stessi sono preziosi indicatori.
Si parlerà anche di “cucina ambientale” con i “game changer” individuati per quest’anno, ovvero gli chef Chiara Pavan e Francesco Brutto, del ristorante Venissa, sull’isola lagunare di Mazorbo (Venezia), dove firmano una cucina sostenibile e d’avanguardia. La Fiera del Tartufo Bianco vede quest’anno anche un collegamento con la Global Conference on Wine Tourism, in programma a settembre con diversi eventi e intrecci con il mondo di un’enologia che, per Alba e il Piemonte, costituisce un altro segmento fortemente identitario. Tanto Piemonte ma anche un richiamo transalpino, con la presenza in fiera dei vini di Borgogna nel weekend dal 25 al 27 novembre. Altri collegamenti vi saranno con cultura e lettura,  (ANSA).