Ruba ALTRI tartufi e fototrappola, ma alla giustizia non basta

Ruba ALTRI tartufi e fototrappola, ma alla giustizia non basta

Ruba ALTRI tartufi e fototrappola, ma alla giustizia non basta – Ascoli- Va a rubare tartufi in una tartufaia privata, accortosi della presenza della fototrappola la ruba ma non si accorge che ce ne sono altre due, dopo un inseguimento rocambolesco il tartuficoltore riesce a prendere il numero di targa dell’auto che si scoprirà poi appartenere a un personaggio recidivo al furto di tartufi NO NON E’ LA TRAMA DI UN FILM ma quanto accaduto a Serravalle di Chienti, in provincia di Macerata .

I tartufi

Il protagonista è un recidivo, e infatti noto agli inquirenti per furti di tartufi, più precisamente si tratta di un 62enne (P.V.) ascolano che ha rubato sia la fototrappola che 3 chili di tartufo in una tartufaia privata.

La fototrappola ha fatto scattare l’allarme in piena notte per cui alle tre e mezzo del mattino, al tartuficoltore è giunto l’avviso che qualcuno si era introdotto nella sua tartufaia per cui vi si è precipitato.

Una volta giunto sul posto in lontananza ha visto un fuoristrada che ha luci spente si stava allontanando. E’ così iniziato l’inseguimento.

La targa

Il ladro ha commesso il secondo errore: una volta raggiunta la strada principale ha acceso i fari e consentito al derubato di poter prendere il numero di targa per cui si è poi potuto risalire al proprietario del veicolo ma non di stabile con certezza che al volante vi fosse il ladro di tartufi.

Come esordito non si tratta di un film ma probabilmente questa storia si concluderà come un episodio di un telefilm poliziesco americano in quanto nemmeno questa prova è stata decisiva per accusare P.V. di essere lui l’autore del furto.

Il 18 settembre il P.V., assistito dall’avvocato Umberto Gramenzi, dovrà comparire davanti al tribunale di Macerata per sottoporsi all’esame di ricognizione ossia al meglio conosciuto confronto all’americana.

L’indagato verrà allineato con altre due persone legate a lui da una certa somiglianza. Spetterà poi al denunciante, il quale ha avuto modo di vederlo attraverso le immagini scattate dalle sue due fototrappole, indicare quale sia il ladro.

Fonte: corriereadriatico