Multato perchè in cerca fuori orario, il tribunale annulla la sanzione

Multato perchè in cerca fuori orario, il tribunale annulla la sanzione

Nessun tartufo fu trovato in possesso del tartufaio.  Nè, tantomeno, l’uomo fu trovato nell’atto di effettuare la raccolta. Ma fu sanzionato lo stesso dai carabinieri forestali di Pontedera che erano impegnati proprio nei controlli del rispetto di quanto stabilito dalla normativa. Quella sanzione, poi, è diventata  un procedimento in sede civile in tribunale a Pisa.

il tribunale ha accolto l’opposizione ad un’ingiunzione della Regione Toscana – che insisteva per la sanzione, sul rilievo della fede privilegiata del verbale – emessa a carico del tartufaio a titolo di sanzione amministrativa perché  lo stesso avrebbe cercato tartufi fuori dall’orario stabilito.

Il tartufaio ha portato il caso davanti al giudice incaricando i lo studio legale Valori Scali & Associati di Santa Croce di proporre opposizione. Gli avvocati Giorgetta Scali e Vittorio Valori avevano quindi sostenuto – si apprende – la mancanza dell’elemento costitutivo previsto dalla norma per l’elevazione della sanzione, non avendo, i militari intervenuti, rinvenuto tartufi  né avendo colto  l’uomo nell’atto della cerca.

Ma si costituiva in giudizio, appunto, anche la Regione Toscana contestando le avverse deduzioni e chiedendo il rigetto della proposta opposizione. La sentenza però è stata sfavorevole per l’ente pubblico in quando viene statuito che, nel caso di specie, la Regione Toscana, non ha fornito prova certa del fatto che il tartufaio stesse raccogliendo tartufi. Ma soprattutto

“Sostiene il tribunale, di poter ritenere che quella dei militari sia una presunzione, certamente avvalorata da una serie di indizi quali il cane da tartufi  a seguito del uomo appartenente al ricorrente, ma non un accertamento puro del fatto contestato”.

E poiché anche per gli illeciti amministrativi è operante il principio del “favor rei”, in mancanza di prova certa della commissione del fatto contestato, il presunto trasgressore non è passibile di sanzione. Tanto basta, quindi, statuisce il tribunale, accogliendo integralmente la tesi degli avvocati, per dichiarare nulla l’ordinanza-ingiunzione impugnata. Niente tartufi. Niente multa

Fonte: lanazione.it