La particolare richiesta dei tartufai Toscani: Guardie volontarie per sanzionare i cavatori irregolari

La commissione Sviluppo economico e rurale della Regione Toscana, ha iniziato un percorso di ascolto di tutti i soggetti interessati alla proposta di legge che introduce nuove norme in materia di cerca, raccolta e coltivazione del tartufo e di valorizzazione del patrimonio tartuficolo toscano.

Tante le associazioni presenti che hanno messo a fuoco le necessità dei tartufai. È emerso il problema della mappatura e c’è chi chiede di tenere in considerazione le aree produttive, semi produttive e le aree improduttive, senza fare riferimento solo alle aree vocate al tartufo. Tutti i rappresentati delle associazioni hanno posto in evidenza il problema dei controlli, con i carabinieri della forestale e i vigili urbani che non bastano. Per alcuni la soluzione sarebbe la creazione di guardie volontarie. Fondamentale anche l’inasprimento delle sanzioni per chi va a cercare tartufi senza tesserino o con troppi cani. E per questo è stata apprezzata la proposta di legge che introduce il tetto massimo di due cani a tartufaio. Cani che in molti hanno chiesto vengano tutelati e difesi pensando al loro benessere.

Le associazioni hanno apprezzato poi l’introduzione del fermo biologico per due mesi all’anno e la creazione di corsi di aggiornamento per il rinnovo dopo 10 anni del tesserino. Bene anche la nuova regolamentazione degli orari in cui sarà possibile andare a caccia di tartufi, riducendo le ore notturne. Sul pagamento della tassa regionale c’è chi ha chiesto che valga anche per chi ha una tartufaia coltivata e chi vorrebbe che la Toscana destinasse tutti i proventi per reinvestirli nel mondo del tartufo. Molto sentito anche il problema della manutenzione delle tartufaie naturali e quello dei tagli boschivi che in alcuni casi hanno portato alla scomparsa del tartufo da alcune zone.

Fonte: iltirreno.it