Fioccano le multe per chi va a tartufi con l’ F24

Fioccano le multe per chi va a tartufi con l’ F24

Fioccano le multe per chi va a tartufi con l’ F24 – Come spiegammo all’inizio di questa vicenda, il pagamento del imposta F24 è nata per permettere agli hobbysti di poter vendere fino ad un massimo di 7000€ annui senza dover per questo aprire una partita iva.

La prima in ordine di tempo a far orecchie da mercante è stato il Piemonte seguito a ruota dall’Abruzzo  e dalla Toscana che hanno equiparato i possessori della suddetta a veri e propri professionisti del settore. 

Fin qui tutto bene, se non fosse che ,giustamente, la Regione Emilia Romagna ha messo dei vincoli. Chiedendo difatti di dimostrare che l’attività commerciale del tartufaio sia antecedente a questa deroga.

Sono stati infatti in centinaia coloro che si sono affrettati a mettersi in regola solo successivamente

É però la Lombardia a dare il colpo di grazia. Per via del fatto che la Polizia provinciale non lo trova legittimo 

Anche se  A  onor del vero le sanzioni stanno fioccando su tutta la penisola, a colpi di 400€ la botta

Gli agenti:   «Bisogna possedere una vera partita Iva»

 

«Nella continua incertezza sono  tanti i cercatori che oramai hanno rinunciato ad andare a tartufi anche perché fioccano le multe.

spiega Antonio Moroni, vicepresidente dell’Artop, l’associazione dei tartufai oltrepadani

Il Comandante Mauro Maccarini:

«A nostro giudizio può essere considerato professionista solo chi ha la partita Iva, o lavora per un’azienda: il versamento dell’imposta sostitutiva non è un criterio valido, secondo la nostra interpretazione». 

Fonte : laprovinciapavese