Cani da Tartufo : Ci sono razze che sono VIETATE impiegare per la cerca?

Qualche settimana fa, avevo palesato la volontà di provare ad addestrare un Pastore Italiano alla cerca di tartufi. In tale occasione, un utente, commentò  in merito al fatto che il suo impiego poteva essere, in qualche modo, vietato a tale  scopo.

Andando a rovistare tra “i cassetti della memoria” qualche mia reminiscenza mi portò a pensare che fosse il Pastore Tedesco, mi sbagliavo, ma non del tutto.

Anche se la legislazione Italiana non fa nessun riferimento specifico a riguardo, c’è una razza che è vietata impiegare, si tratta del Lupo Italiano, ottenuto grazie all’incrocio tra un Pastore Tedesco, ed un Lupo degli Appennini. Di fatti questo ceppo è  espressamente VIETATO adoperalo per qualsivoglia fine che non abbiano  interesse di carattere  civico e/o sociale. Tanto che, ad oggi, gli unici a potersi affiancare ad esso soni i Carabinieri Forestali.

A questo punto è il caso di andare  a conoscerlo meglio.

Il cane Lupo Italiano non si può acquistare come qualsiasi altra razza canina. Per necessità di tutelare la sua limitata diffusione, il Lupo Italiano si ‘affida’ in base ad uno specifico Disciplinare che richiede all’affidatario la sottoscrizione di un documento Assunzione di Obblighi
Chi infatti sceglie di allargare la propria famiglia ad un Lupo Italiano si assume l’impegno di far parte non solo di un progetto di selezione di una razza molto speciale, coordinato dall’ A.A.AL.I., l’associazione che protegge la razza e che ne gestisce il Registro Anagrafico Ufficiale, ma anche di aderire ad una serie di attività caratterizzanti. In primo luogo la riproduzione del soggetto affidato e non da ultimo l’impegno per l’addestramento, prevalentemente in ambito di protezione civile e di pubblica utilità, e la partecipazione ad attività e manifestazioni in genere.

Nell’anno 1966 dall’accoppiamento di una lupa selvatica dell’alto Lazio con un pastore tedesco nasceva “Zorro” destinato a divenire il capostipite di una nuova e, per ora, ultima razza canina italiana. Il creatore di questa razza è stato Mario Messi, che ha coltivato questa passione per tutta la sua vita.

Zorro dimostrò di possedere tutte le migliori caratteristiche del lupo selvatico (coraggio, robustezza, resistenza alla fatica protratta, acutezza di tutti i sensi, in particolare olfatto e vista) unitamente a tutte le migliori qualità del cane pastore tedesco (docilità, stabilità caratteriale, affidabilità e capacità di apprendimento) addirittura esaltandole

Una cinologa francese, Madame Lampert, ha scritto del lupo italiano: “E’ un perfetto lupoide; ha l’aspetto aerodinamico di un infaticabile corridore di fondo. Le spalle sono possenti, così come l’attacco del collo che è piuttosto corto. La testa presenta un cranio assai largo, capace di contenere un cervello importante. Gli occhi sono obliqui, un po’ a mandorla e richiamano quelli del lupo. Il petto è assai disceso. Il polso è sciolto e presenta un leggero stacco piazzando il piede un po’ inclinato in avanti cosicché, funzionando da ammortizzatore, permette l’arresto brusco e il dietrofront sul posto. Ventre ben retratto e levrettato. Al trotto ha una andatura filante, silenziosa e molto rapida che gli consente di coprire enormi distanze. Mantiene allora l’incollatura abbassata con il muso in atteggiamento di attenta ricerca”.