Apertura Scorzone al 1 Maggio, la regione Abruzzo dice NO

Apertura Scorzone al 1 Maggio, la regione Abruzzo dice NO

Apertura Scorzone al 1 Maggio, la regione Abruzzo dice NO – Certamente molti di voi ricorderanno la richiesta posta dalle Associazioni Abruzzesi alla regione per anticipare l’apertura della stagione al 1 Maggio per non dare vita facile ai bracconieri. Qui di seguito riportiamo un estratto della risposta della regione alle associazioni:

Il dipartimento dell’Università dell’Aquila ha espresso parere negativo all’autorizzazione alla raccolta del tuber Aestivum al 1 maggio 2018 con le seguenti motivazioni:

  • La data di apertura al 15 maggio rappresenta un anticipo rispetto a quanto previsto dalla precedente legge regionale che fissava al 1 Giugno la data di apertura sulla base di anni di indagine sulla produzione Abruzzese;
  • A livello di commercializzazione l’anticipo del calendario consentirebbe il commercio di tartufi provenienti dai Balcani, dall’Ucraina, dalla Georgia e dall’ Iran raccolti tramite zappatura ed esportati anche in Italia;
  • Circa l’anticipo della maturazione dei carpofori la verifica va fatta consultando il sito del centro di Agrometereologia regionale e la supposizione che i carpofori si siano già formati per poter maturare, non si capisce su quali esperienze scientifiche si basi;
  • Le aree ove si richiede l’anticipo della raccolta appaiono vaghe e contraddittorie includendo nella provincia di Pescara parte del Gran Sasso, della Maiella e per intero il Morrone e in quella di Chieti la Maiella, aree certamente non di bassa altitudine; al contempo verrebbero escluse dall’anticipo della raccolta le zone collinari del teramano e della Valle Roveto nell’aquilano.