Il caso Cavanna: a tartufi al di là della rete

Il caso Cavanna: a tartufi al di là della rete

Il caso Cavanna: a tartufi al di là della rete – Il tutto è scaturito da un’articolo che abbiamo pubblicato Giovedì 21 Novembre, in cui riportavamo la notizia di un tartufaio che è stato sanzionato per migliaia di euro oltre al ritiro del tesserino per due anni per aver recintato abusivamente 1000 mq di una tartufaia naturale di tartufo bianco.

Molteplici sono stati i commenti di sdegno per il gesto del tartufaio e altrettanti di apprezzamento per l’attività svolte dalla forestale.  Segno, questo, che indica  un problema diffuso su tutto il territorio Italiano. Ad esempio il Signor Mario G. ci segnala:

Che  nel Comune di Garbagna in Piemonte,provincia di Alessandria,ci sono altri Ritani o rii chiusi con recinzioni abusive sempre demaniali uno di questi è il Riasco del Comune sopra indicato e tra l’altro con l’ultima alluvione del 21 Ottobre 2019 avrà ammucchiato le recinzioni in fondovalle causando non pochi danni alle colture credo che sia ora di finirla con questi soprusi verso I liberi cercatori da parte di questa gentaglia opportunista.

Altro caso è quello del Signor Massimo Cavanna, che ha ben documentato con foto ed esposti alle forze dell’ordine quanto segue:

Le foto sono state scattate nel comune di Lerma (AL) in località Valle Scura nel rio Frau, sono tutte datate e partono dal Aprile 2018 fino ad arrivare all’8 Novembre 2019.

Il Signor Cavanna fa in oltre presente che tale recinzione aveva creato vari danni già nell’alluvione del 13/10/2014, ma che è stata richiusa entro una settimana dallo smantellamento. Nella primavera successiva aveva avvisato la Provincia di Alessandria all’Ufficio Ambiente (Sezione Caccia Pesca e Tartufi), ne è scaturito un sopralluogo effettuato dalle Guardie Provinciali ma non sono intervenuti per risolvere il problema. 
La Provincia ha inviato una Email al Comune di Lerma, la risposta è stata assurda: Dichiarano che è stato dato “l’Automatismo” della apertura con la spinta dell’acqua. (Per intendere: La rete si apre con l’ingrossarsi del passaggio dell’acqua). Dichiarazione mendace (Vedi Foto).
Nel 2017 è stato fatto un’ulteriore sopralluogo per verificare che le denunce del Signor Cavanna fossero fondate, risultò non esservi nessuna apertura e/o automatismo per lo scorrimento del rio, ma il proprietario ha dichiarato che con l’arrivo delle piogge la rete viene aperta, ma questo non è mai accaduto.
Il 20/10/2019 il Signor Cavanna ha effettuato un ulteriore sopralluogo per verificare che la rete fosse effettivamente aperta per le piogge ma la recinzione elettro-saldata da 8 mm era chiusa e sommersa da detriti portati a valle dalla montagna. Ha avvertito subito via email il comune e la provincia dicendo che le previsioni del tempo allertavano l’arrivo di bombe d’acqua il 21 e il 22 del mese, ma la segnalazione non è stata presa in considerazione. Come si può immaginare ha creato molti danni a valle, ma il proprietario dopo 2 giorni l’aveva nuovamente chiusa.