Piemonte: partito il progetto “Save The truffle”

E’ partito dalla capitale delle Langhe e del Roero, proprio nei giorni in cui stava calando il sipario sull’85 esima Fiera Internazionale del Tartufo, un ambizioso ed innovativo progetto legato al mondo del Tartufo.
Autori dell’idea ma ancor prima innamorati del prezioso tuber quanto del territorio circostante, due giovani Albesi, un cercatore di Tartufi di nome Carlo ed un Laureato in Scienze Naturali, Edmondo.
Carlo è un giovane Trifulau, che ha ricevuto in eredità ben tre cani da Tartufo da uno dei più bravi e conosciuti Tartufai della zona, Giuseppe Giamesio di Roddi.

Il nome dato al loro progetto è di forte impatto, in una lingua straniera, proprio perché il loro progetto vuole andare lontano oltre i nostri confini per far capire nel dettaglio il mondo che si nasconde dietro la parola tartufo.

“Save The Truffle” ovvero “Salviamo il Tartufo” non vuole parlare di commercio ma bensì si pone di trattare argomenti che permetteranno di vedere il tartufo da un altro punto di vista.

Il nome scelto deriva dal fatto che Giuseppe Giamesio, l’anziano “trifulau” che aveva lasciato i cani in eredità al giovane Carlo, era un ecologista convinto, un cercatore che lottava sempre per tutelare le piante tartufigene e per cercare di piantarne delle nuove, al fine di garantire un futuro al tartufo, in un’area in cui le aziende Vitivinicole e Coryicole hanno incrementato fortemente le superficie coltivate, riducendo al minimo i boschi.

Giuseppe Giamesio era solito presentarsi ai raduni dei “trifulau” con un cartello appeso al collo, il quale evidenziava come il mondo del tartufo fosse pericolo : la sua voce e le sue idee non sono rimaste inascoltate ed oggi grazie all’impegno di due giovani, le sue idee vengono portate avanti.
Save the Truffle, vuole quindi parlare di didattica (in particolare nelle Scuole), di recupero di vecchie tartufaie e messa a dimora di nuova piante ed infine di ricerche per i turisti, che ormai sono sempre più numerosi nelle Langhe e nel vicino Roero, diventati da poco più di un anno insieme al Monferrato patrimonio dell’Unesco.
Inoltre, Carlo ed Edmondo si impegneranno nel reinvestire una parte dei loro ricavi per progetti legati al mondo del tartufo ed in particolare alla cura e al mantenimento delle aree boschive rimaste.

Progetto che si suddivide in:

Didattica:
Lezioni multimediali mirate ad approfondire la conoscenza del tartufo. Sevizio specializzato per Enti Pubblici, Scuole, Associazioni e Privati.

le Tartufaie:
Analisi ambientale, valutazione economica di fattibilità, lavorazione del terreno e gestione della vegetazione arborea ed arbustiva.

le Ricerche:
Ricerche del tartufo in una tartufaia naturale, nel pieno rispetto del bosco e del suo ecosistema.