Oise : Tartufi sulle pareti delle cave

Oise : Tartufi sulle pareti delle cave

Oise : Si racconta che Parigi è stata costruita con i blocchi calcarei estratti nelle cave dell’ Oise, per cui esistono numerose antiche gallerie ora inutilizzate.  Generalmente la loro altezza va da metri 2 a 3,5.
Sono sovrastate da uno spessore di roccia che va da quattro a otto metri.
Nella maggior parte delle grotte esplorate, la temperatura è di circa 12° centigradi e l’aria è satura d’umidità.
Generalmente il suolo superiore è pervaso da foreste di querce, noccioli e robinie anziane di circa 150 anni e le loro radici hanno colonizzato gran parte delle gallerie insinuandosi attraverso delle fessure di decarbonazione.
Ce ne sono di due tipi, certe che pendono dal soffitto per decine di centimetri all’aria libera e altre che seguono le pareti e che talvolta fuoriescono all’aria libera.

Sono state osservate alcune ectomicorrize su delle radici che formavano dei drappeggi morfologicamente vicine al genere Tuber, in anfratti d’argilla e altre in formazione di altre specie. Gli ascocarpi (tartufi).

Inoltre sono stati rinvenuti sui residui di decarbonatazione caduti ai piedi della galleria, degli ascocarpi disseccati di Tuber “mummificati” databili a vari anni. L’esame delle spore e l’analisi molecolare hanno dimostrato che si trattava certamente di T. aestivum Vitt. Non sono stati analizzati tartufi freschi, poiché essendo così rari in queste condizioni, non sono stati raccolti. Per contro sulle mura e sul pavimento, sono stati trovati numerose fruttificazioni di Balsamia vulgaris Vitt., un altro ascomiceto ectomicorrizico formante ascocarpi globosi e verrucosi, a tutti gli stadi di sviluppo. Questi ascocarpi normalmente ipogei, sono all’aria libera, ma le micorrize sono situate nel residuo di decarbonatazione molto argilloso dove sono stati trovati molti altri funghi ipogei.

Fonte: www.fnati.it