L’UE accetta di abbassare l’ iva sui tartufi

L’Iva sui tartufi potrebbe scendere dall’attuale 22% ad una quota tra il 4% ed il 10%, la tessa applicata negli altri paesi Ue.

Ad aprire la strada all’adeguamento è la petizione accolta dalla Commissione Europea che ha già chiesto chiarimenti al governo italiano. Lo rende noto l’europarlamentare Alberto Cirio, promotore della petizione.

La chiave – spiega Cirio – sta semplicemente nel cambiare la natura giuridica del tartufo in quella di prodotto agricolo spontaneo. Ciò vuol dire garantire la libera ricerca, assoggettarlo a un’Iva più bassa ed avere la possibilità di accedere ai fondi europei del Psr (piano di sviluppo rurale, ndr) di cui, a differenza di altri Paesi, non usufruiamo. Ma sopratutto – conclude Cirio – significa non avere bisogno di una nuova legge, perché è sufficiente adeguare quella attuale allo scenario europeo”.

La petizione “ha superato il primo vaglio di ammissibilità – spiega l’avvocato Roberto Ponzio, firmatario della petizione – ritengo che, all’esito dell’istruttoria e dell’audizione alla Commissione Europea, si possa avviare una procedura di infrazione comunitaria nei confronti dell’Italia e così dare pieno riconoscimento al tartufo come prodotto agricolo“.

Fonte: ansa