Io cerco tartufi con la mosca

Io cerco tartufi con la mosca

Io cerco tartufi con la mosca – In questo articolo vi riportiamo fedelmente una vecchia intervista francese tradotta da Federica Licinio in cui il signor Roland Manouvrier ci racconta come riesce a trovare il tartufo con la mosca ed il bastone.

G: Roland, chi è lei?
R: Abito nel paese del Tuber melanosporum, nel cuore del Périgord Nero. Qui, il solo tartufo che esiste ai nostri occhi é il melanosporum e sinceramente sono rimasto molto impressionato dai nostri tartufi.Vengo da una famiglia di cavatori e mio padre all’incirca 25 anni fa ha piantato circa 3 ettari di querce e noccioli. Quest’annata sarebbe potuta essere eccellente, ma il gelo ha colpito ancora…Mio padre aveva i cani addestrati per la ricerca ma il mio metodo preferito è invece cercare con la mosca e il bastone.

G: Quali sono i vantaggi della ricerca con le mosche e il bastone? É una tecnica che, per quanto ne so, non è molto utilizzata nelle regioni dell’Est della Francia.
R: Le mosche sentono il tartufo solo quando è maturo, invece i cani lo sentono sempre. Poi, il lato poetico e spirituale della ricerca con le mosche è più evidente: immagini, andare per i campi con un bastone per sollevare le mosche, è come fare una magia. Giocare con la loro ombra per stare sempre alle loro spalle e non farle spaventare, tastare il terreno con il bastone e vedere un nuvolo di mosche colorate che danzano sulla punta per poi trovare, sepolto, il diamante nero.

G: … Cavare con le mosche sarebbe un atto poetico, quindi?
R: Si. E penso a Federico Garcia Lorca, che in un poema ( El romancero gitano) parlava di uno spirito libero, rappresentato da un gitano di nome Antonio Torres Herredia, che teneva in mano un bastone di vimini… Quel poema per me é sempre stato un inno alla libertà di pensiero, di andare… come il vento, andare contro i preconcetti. È questo spirito che guida colui che cava i tartufi con il bastone.

G: Lei che conosce così bene il mondo del tartufo, cosa ne pensa della cavatura con i porci?
R: Non l’ho mai praticata. È una tecnica delle zone di Epinal. Esiste un film sull’argomento, l’ha visto?

G: No, ma ho visto molti documentari alla televisione a questo proposito. Per molti questa tecnica è la più conosciuta e a quanto pare ancora oggi è utilizzata molto ( in Francia N.B.). Lei afferma il contrario?
R: Io non so se esistono ancora maiali da tartufo nel Périgord! il problema del maiale è che cerca il tartufo per mangiarlo e quindi bisogna essere molto vigilanti quando ne fiuta uno, per impedirgli di mangiarlo. Inoltre smuove tantissima terra, distrugge le tartufaie ed è ingombrante…

G: Grazie mille per questo viaggio nel paese della libertà.

Lascia un commento