Incentivi e Contributi 2020

Incentivi e Contributi 2020

Incentivi e Contributi 2020 – TOSCANA “Il numero dei cercatori attivi di tartufi ammonta in Toscana a 4mila100 unità, i proventi derivanti dal rilascio dei tesserini abilitativi negli ultimi anni è di

  • 382.498,00€ per il 2019,
  • 370.970,00€ nel 2018
  • 365.817,00€ nel 2017”.

Queste è quanto afferma  dell’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Remaschi all’interrogazione presentata in Aula da Lega nord sulla situazione della raccolta dei tartufi nel territorio regionale.

L’assessore ha poi ricordato che le somme dei proventi derivanti dal pagamento dei tesserini annuali per la raccolta, destinati ad incentivare interventi di tutela, valorizzazione e ripristino ambientale, sono di

  • 108.240,00€ nel 2019
  • 120.668,00 nel 2018
  • 108.000,00€ nel 2017 .

Tra i beneficiari risultano i comuni di Montalcino, Asciano e Monteroni d’Arbia in provincia di Siena; San Miniato e Palaia in provincia di Pisa; Capolona in provincia di Arezzo; Barberino di Mugello in provincia di Firenze; Castell’Azzara in provincia di Grosseto; tra le associazioni, quella dei tartufai delle colline Alta Val di Cecina, bassa Val d’Elsa e delle valli aretine. I progetti finanziati hanno tutti come oggetto iniziative di valorizzazione della risorsa tartufo mediante la realizzazione di eventi di promozione e valorizzazione anche economica.

“Non possiamo assolutamente dichiararci soddisfatti – ha risposto Marco Casucci (Lega nord)- perché l’assessore ha esplicitato una serie di problemi che restano sul tappeto e vanno affrontati. La mappatura delle tartufaie controllate non è tra le finalità: andrebbe fatta, e sarebbe buona azione politica, per definire le percentuali adibite alla libera ricerca”. Nell’interrogazione si chiedeva poi di verificare “se la Regione si fosse adoperata per un controllo inerente alla legittimità delle tartufaie riservate negli ambiti afferenti al reticolo idrogeografico” e “le azioni intraprese per sanare eventuali irregolarità”. Casucci precisa: “ci risulta che il 90% delle tartufaie siano nell’ambito del reticolo idrogeografico e mi stupisco che ci siamo mossi solo a seguito di segnalazioni”. “Il problema di fondo – conclude – è il rispetto della legalità anche in questa materia

Nelle MARCHE invece la Cia Agricoltori Ascoli, Fermo e Macerata è tra i principali promotori del progetto. «Insieme all’Università Politecnica delle Marche e all’Università di Urbino –  del progetto di innovazione finalizzata a testare alcuni aspetti della coltivazione del tartufo». L’innovazione e la ricerca sono fondamentali per lo sviluppo della tartuficoltura. «Anche nel seminario che abbiamo organizzato ad Acquasanta – ha aggiunto Sandroni – è emersa l’importanza della ricerca per migliorare gli standard qualitativi del prodotto e aumentare le quantità. Da parte mia ho sottolineato gli effetti biostimolanti delle micorrize sulle colture e utilizzi agronomici».

La tartuficoltura può rappresentare una importante opportunità di sviluppo del sistema economico dell’entroterra della provincia di Ascoli

Le condizioni meteo stanno modificando anche la produzione del tartufo. «Rispetto al passato si è innalzato il livello della quota di coltivazione – conclude -. Il riscaldamento del suolo permette ad esempio la coltivazione del tartufo anche a quote più elevate delle montagne e questo potrebbe costituire un importante opportunità per le economie di quelle aree

Fonti : lanuovariviera – oksiena