Recinta e tabella ILLEGALMENTE una tartufaia di Bianco

Recinta e tabella ILLEGALMENTE una tartufaia di Bianco

Recinta e tabella ILLEGALMENTE una tartufaia di Bianco – Sanzione per migliaia di euro  e ritiro del tesserino per due anni a un tartufaio marchigiano  che aveva per un periodo recintato e tabellato illegalmente un’area di circa 1.000 mq particolarmente vocata per produzione naturale di Tuber Magnatum Pico. Lo hanno scoperto a Montemonaco (Ascoli Piceno) i Carabinieri Forestali di Comunanza: il tartufaio si era riservato illegalmente la cerca e raccolta del tartufo bianco , disattendendo inoltre le prescrizioni e raccomandazioni impartite con autorizzazione dell’Unione Montana dei Sibillini di Comunanza.

Fonte: Ansa

Approfittiamo di quest’articolo per riportare integralmente quanto già pubblicato in passato sui cartelli falsi e su come distinguerli:

Per tartufaie “controllate” si intendono le tartufaie naturali migliorate con opportune pratiche colturali ed incrementate con la messa a dimora di idonee piante arboree ed arbustive tartufigene.
Tale diritto il più delle volte viene dato in maniera del tutto superficiale, e in molti casi purtroppo non viene data affatto , i furbetti di turno di fatti hanno reso presso che impossibile distinguere il vero dal falso tabbellando intere aree del tutto abusivamente forse complice anche la  semplicità con cui si può avvisare il tartufaio malcapitato di tale divieto,è infatti sufficiente scrivere su un cartello con sfondo bianco “RACCOLTA TARTUFI RISERVATA” a questo punto viene spontaneo chiederci come distinguerli, farlo è possibile:

  • Il più importante di tutti è il nome del comune che ha rilasciato l’autorizzazione e il numero identificativo. Con questo numero è sufficiente recarsi all’ufficio protocollo del comune indicato nel cartello e chiedere se tale numero corrisponde ad una concessione di raccolta tartufi riservata.
  • Anche in questo caso le misure contano infatti per essere in regola il cartello non deve essere inferiore ai 20 x 30 cm e deve essere posto ad almeno 2.50 m di altezza.
  • Il cartello deve essere visibile da ogni punto d’accesso alla tartufaia e da ogni cartello sia visibile il precedente ed il successivo.
  • Su ogni cartello deve essere riportato il giorno, il mese, l’anno ed il numero della legge che da diritto al beneficiario  di vietare la raccolta di tartufi a terzi..