Hanno “Stuprato” la reputazione di noi Tartufai – Editoriale

Vi sono delle congiunture che avvalgono la tesi filosofica in cui viene spiegato il paradosso per cui l’universo, al pari di un arco, è in grado di scoccare una freccia, come nel contesto storico attuale in cui dall’alto dei loro “loculi di città”, che chiamano : appartamenti , vedono la natura filtrata attraverso i monitor quelli che vengono definiti,  a ragion veduta NAZIVEGANI che, nelle ultime ore, stanno dando sfoggio della loro MISANTROPIA

Grazie, si fa per dire, ad un post pubblicato da un soggetto, che in modo del tuto autoreferenziale, si definisce: Animalista rivoluzionario

Che attraverso un racconto, qualunquista e di dubbia veridicità e alla stregua di una parabola, mette al corrente i suoi seguaci ( è il caso di dirlo) di quello che si cela  dietro la  cerca dei tartufi. A quanto pare, un fortuito, incontro con un tartufaio  ha permesso di far cadere ai suoi occhi il velo di romanticismo che cela quello che in realtà  vi è dietro al  mondo dei tartufi, impiegando l’ escamotage narrativo dei Telefilm polizieschi e dei gialli di Agatha Christie in cui alla fine dell’episodio, il colpevole fa lo Spiegone  per confessare i suoi crimini

Quindi ,per l’ennesima volta, gli atteggiamenti di una sparuta minoranza , di cui i tartufai sono vittime, viene impiegata come arma impropria, come in questo caso, per un pugno di like  al prezzo della nostra dignità.

Vi riporto qui di seguito i punti più salienti:

 

IL POST ·

E anche la visione romantica del cane da tartufo si frantuma davanti alla realtà. L’ho conosciuto qualche giorno fa, un cercatore di tartufi. Aveva i cani in macchina, chiusi dentro una gabbia in cui non si potevano neppure muovere. Eravamo nel mio terreno, gli ho detto di farli scendere e correre un po’. Mi ha chiesto perché. Come perché? Per farli divertire. Mi ha guardato come se fossi un alieno. In breve, parlandoci, mi ha detto che: lui i cani li affama, così cercano i tartufi. Ovviamente non glieli fa mangiare anche perché gli mette la museruola (foto da un sito internet). Lui i cani li porta nei boschi solo ed esclusivamente per la ricerca dei tartufi, se no stanno in una gabbia in giardino, da cui non escono mai. Mi ha detto anche che costano molti soldi, anche duemila euro, per questo deve fare attenzione a che gli altri cercatori di tartufo non glieli avvelenino (lo fanno spesso, pare, e con i metodi più atroci, che vi risparmio). Ah mi ha detto anche che una volta aveva comprato un cane da tartufo che non era capace di svolgere il suo lavoro e così…. Così cosa? Ho chiesto. Ha esitato e poi: l’ho dato via. Ma sospetto altro. Insomma, credevo che a trattare male i cani fossero soprattutto i cacciatori e invece scopro che i cercatori di tartufi sono persino peggio.