Trionfa la libera cerca, il consiglio di stato restituisce le tartufaie ai tartufai

Trionfa la libera cerca, il consiglio di stato restituisce le tartufaie ai tartufai

Trionfa la libera cerca – Quanto espresso oggi dal Consiglio di Stato da un duro colpo di coda alla privatizzazione della cerca in quanto ha creato un precedente che farà senz’altro scuola a livello nazionale in materia di libera cerca. Riportiamo qui di seguito l’articolo pubblicato dal quotidiano PrimoNumero

Il Consiglio di Stato ha ribaltato il verdetto del Tar Molise e ha sospeso l’affidamento della tartufaia al consorzio Tuber di Macchiagodena.

La quinta sezione ha accolto l’appello cautelare proposto dall’associazione “amici del tartufo” e da decine di cavatori di Macchiagodena e che era stato patrocinato dagli avvocati romano, Ruta e Zezza.

Il pronunciamento ha stabilito che “il ricorso risulta assistito da fumus boni iuris, in quanto la natura produttiva e la evidente rilevanza economica della tartufaia ostano – alla luce dei noti principi a tutela della concorrenza di rilievo costituzionale ed eurounitario – alla possibilità che la stessa sia oggetto di un affidamento diretto a semplice domanda (destinato, potenzialmente, a ripetersi in perpetuo)”, ritenendo “prevalente l’interesse dei ricorrente a ripristinare (anche sull’area oggetto del provvedimento impugnato) la situazione di libera ricerca dei tartufi  venuta meno per effetto del provvedimento impugnato”.

“Il Consiglio di Stato – hanno concluso i tre legali – ha ripristinato un principio ormai consolidato in materia di concessione di beni pubblici suscettibili di sfruttamento economico, come nel caso del territorio comunale destinato a tartufaia controllata in assenza di procedure selettive e di corrispettivi economici. Il pronunciamento ha, pertanto, disposto la sospensione degli atti regionali di affidamento della stessa tartufaia al consorzio privato, riaffermando il principio della libera ricerca e raccolta” .

Fonte: Primonumero