Urbani piglia tutto! porta a se 100 Tartuficoltori e dice “Addio” ai Tartufai

Con questo progetto  l’azienda leader , Urbani Tartufi, da un duro colpo di spugna alle numerose aziende italiane e al contempo a migliaia di tartufai, che alla luce di questo, da qui a breve, potranno fare affidamento solo sulla cerca e commercializzazione del Tartufo Bianco Pregiato (Tuber Magnatum Pico) e altre specie di minor pregio, già duramente colpite dalla concorrenza straniera e dai cambiamenti climatici.

Ma andiamo a conoscere meglio la vicenda, senza indugiare oltre, grazie a quanto pubblicato sul quotidiano Umbro Tuttoggi  di cui vi riportiamo i punti più salienti.

Nei mesi scorsi la Regione Umbria aveva emesso un bando regionale per la promozione e lo sviluppo delle filiere del tartufo, riconoscendo in questo modo l’importanza di creare degli strumenti a sostegno dello sviluppo del pregiato tuber  e che ne incentivino la coltivazione.

Urbani Tartufi ha partecipato fin da subito al progetto, facendosi portavoce di una propria filiera alla quale hanno aderito in brevissimo tempo, oltre 100 produttori agricoli.

La filiera tartuficola sarà cosi costituita; 250 ettari di terreno, di cui il 25% sarà realizzato con piante di tartufo nero, mentre il restante 75% con piante di tartufo estivo; così facendo la produzione stimata, a partire dal decimo anno di vita dell’impianto, è di circa 2.000 kg l’anno di tartufo nero pregiato e circa 20.000 kg/anno di tartufo estivo. Il progetto nasce dalla volontà comune di creare una filiera che garantista oltre a quanto detto , anche la  tracciabilità.

Ieri, Giovedì 30 marzo, l’evento di presentazione ufficiale insieme all’assessore regionale all’Agricoltura, Roberto Morroni.