Ti Sblocco un Ricordo, il Primo Sito dedicato ai tartufai: Trovatartufi.com

Era il mese di Aprile di un ormai lontano 2001, ( 22 anni fa) e un tartufaio fino a quel momento anonimo, tal Maurizio Ceccucci, decise di dare vita al primo sito web dedicato interamente ed esclusivamente ai tartufai: il trovatartufi.com. Una vera e propria rivoluzione, non solo per il web, ma anche per il mondo del tartufo in generale, che da quel giorno non sarebbe più stato lo stesso.

Oggi sembra incredibile il contrario, ma allora parlare di cerca del tartufo in pubblico e per giunta sul web era un vero e proprio Taboo. Fidatevi, ve lo sta dicendo uno che si è approcciato per la prima volta a questo mondo nel 1996.

Ma bando alle ciance e veniamo al dunque. Il sito si presentò agli austeri tartufai del tempo con la seguente premessa:

Benvenuto nel sito più profumato del web,  se vuoi sfidare te stesso e immergerti nella natura in totale serenità…
Se vuoi sapere i trucchi, da sempre celati, sul tartufo e sull’addestramento del cane,  i luoghi di raccolta, la conservazione, le ricette e quant’altro. Se vuoi sapere la verità sui poteri afrodisiaci del tartufo, la sua storia, le leggende. Se vuoi sapere se è possibile produrre tartufi mediante la messa a dimora di piantine opportunamente preparate…

Gli argomenti trattati erano molteplici e la formula impiegata semplice ma vincente: Gli utenti inviavano le loro “lettere” tramite email e lui o altri utenti più esperti rispondevano alle loro domande, come ad esempio, sull’addestramento o la micologia, basta pensare che mossero i loro primi passi su questo portale gli ormai celebri Marco Morara  e Riccardo Germani, rispettivamente ,appassionato micologo uno e presidente dell’associazione tartufai più celebre in Italia l’altro.

Come vi dicevo, le risorse messe a disposizione erano davvero tante , c’era persino una sezione dedicata esclusivamente alle donne, ma quella che senza ombra di dubbio ho amato più di tutte è stata quella riservata ai racconti delle uscite a tartufi,  fatta direttamente dai tartufai, in maniera avvincente e con dovizia di particolari e accompagnata da qualche foto.

Mi congedo lasciandovi ad un anteprima di una di esse .

Domenica 25.11.2001 

Assieme a due carissimi amici: Federico e Rox ho raggiunto le colline senesi e mi sono immerso in questo paesaggio fiabesco alla ricerca del re dei re il tuber magnatum pico!

Questo affascinante ed allo stesso tempo misterioso paesaggio autunnale rapisce i miei pensieri e mi dona grandi emozioni, quali la tranquillità e la certezza di trovarmi al posto giusto, al momento giusto con amici sulla stessa lunghezza d’onda. . .

Questi sono i tipici terreni argillosi ove impera la ricerca del tartufo bianco. Sono naturalmente protetti da una legge specifica che dovrebbe assicurarne la tutela ma che purtroppo acausa di arature indiscriminate che anno dopo anno rubano parte di queste colline argillose, per dedicarle alla coltivazione intensiva,  questo prezioso territorio, vocato al bianco, è destinato alla completa distruzione non solo paesaggistica, infatti ho constatato di persona dietro osservazione di Rox che il terreno inevitabilmente viene, per trazione dell’aratro, spinto sulla vegetazione dei fossi quindi, arbusti, piante comari, simbionti e di conseguenza la micro fauna  e le tartufaie di Bianco Pregiato, cambiando il suo delicato equilibrio