Taglia 2 Querce in sfregio ai tartufai del posto, si ferisce gravemente
Cinzano Torinese, vicino all’ex polveriera, luogo dove circa una decina di giorni fa un tagliaboschi avrebbe deciso di abbattere due querce secolari da tartufo. Finito con la prima pianta, sembra che il taglio della seconda quercia non sia andato a buon fine, con l’albero che, durante le operazioni, è caduto sul taglialegna, tramortito dalla botta e portato velocemente in ospedale. Nel giro di poco, la zona è stata messa sotto sequestro dai carabinieri per degli accertamenti.
L’intera storia, comunque, è stata raccontata anche da Luca Bannò, consigliere di minoranza di Sciolze e presidente dell’associazione di tartufai Trifole e Trifolé. Qualche giorno dopo il fatto, Bannò si sarebbe recato a Cinzano per documentare con un video il taglio delle due querce secolari.
“Il giorno dopo aver pubblicato il primo video, mi sveglio alle 7.30 del mattino con una chiamata da un numero che non avevo salvato in rubrica – spiega Bannò in un secondo filmato, sempre online su YouTube – a chiamarmi era proprio il taglialegna. Che mi ha intimato di rimuovere il primo video, dato che io ero entrato in una proprietà privata. Ecco, su quel terreno lì non ci sono né recinzioni né delimitazioni, con un cartello (che forse indicava che la zona non era di proprietà demaniale) caduto e a “faccia in giù”. Non c’era nessuno segno che quella fosse una proprietà privata”.
Dopo qualche minuto al telefono, il tagliaboschi avrebbe affermato che le due querce, ormai recise, non sarebbero state secolari.
“Noi tartufai non vogliamo fare la guerra a nessuno – aggiunge Bannò – anzi, invito questo tagliaboschi a chiamarci, questa volta con toni educati, per discutere un’ipotetica collaborazione. La nostra associazione lavora assieme ad un taglialegna: quando gli vengono assegnati dei terreni, lui ci contatta e ci chiede se ci siano degli alberi che non possono essere abbattuti. Un nostro delegato controlla la situazione e se ci sono piante secolari vengono lasciate lì dove sono. Azioni del genere, comunque, sono un problema: abbiamo infatti intenzione di chiedere un incontro per stabilire, con le autorità competenti, un canale diretto di controllo per evitare questi tagli indiscriminati”.