Montaione, recinta abusivamente una tartufaia per riservarsi la raccolta

Il teatro della vicenda è Montaione, un comune italiano di 3 460 abitanti della città metropolitana di Firenze in Toscana.

I militari della Stazione Carabinieri forestale di Empoli hanno effettuato una serie di verifiche nel Comune di Montaione per presunte irregolarità su tabellazioni non conformi in un’area di raccolta riservata di tartufi. I militari hanno eseguito diversi sopralluoghi accertando che due aree erano state adibite a fondo chiuso, includendo il borro di Vallibonci (sigla identificazione del Reticolo Idrografico delle acque pubbliche GID:99116 – IDRETLR79: BU12329) e un tratto di un altro borro sempre iscritto al reticolo idrografico regionale con codice GID:99315 – IDRETLR79: BU12382, nel Comune di Montaione.

Il fondo chiuso è stato delimitato da recinzioni dotate di cartelli monitori che segnalano, oltre alla raccolta riservata dei tartufi, bestiame al pascolo ed anche tabelle di area videosorvegliata.  

Le aree recintate sono ubicate in area boscata, con la presenza di corsi d’acqua classificati come acque pubbliche, quindi, per la messa in opera di questi manufatti, era necessaria l’autorizzazione paesaggistica e l’autorizzazione idraulica. Dalle verifiche condotte dai Carabinieri Forestali con l’utilizzo di GPS ed ortofoto e da riscontri amministrativi, è emerso che le recinzioni sono state eseguite senza le necessarie autorizzazioni. Il proprietario del terreno è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per violazione del Codice del Paesaggio e del Testo Unico delle Opere Idrauliche.

Fonte:  valdelsa.net