Il peridio

Il Peridio

In micologia il peridio è il tessuto esterno protettivo di alcuni sporofori a sviluppo angiocarpico; al suo interno è racchiusa la gleba contenente lespore. La sua apertura, per permettere la fuoriuscita delle spore, è detta deiscenza e avviene con diverse modalità a seconda delle specie e dei Generi. Vedere alla voce deiscenza.

Il peridio è caratteristico sia dei cleistoteci (Ascomiceti ipogei come i tartufi) sia dei Gasteromiceti (Basidiomiceti); può presentarsi, a seconda delle specie, duro e compatto oppure cedevole, sottile o spesso.

Può essere semplice (monostratificato) o composto da più strati ben distinti (per diversa organizzazione delle ife) e con diverse funzioni; se gli strati sono tre si può parlare di esoperidio (lo strato esterno, che a sua volta può essere composto da più strati), di mesoperidio (lo strato mediano) e di endoperidio (che rimane a contatto con la gleba interna).

Particolare il “comportamento” del peridio nei funghi dei Generi Geastrum e Astraeus: allo stadio di primordio possono considerarsi come funghi ipogei in cui il peridio racchiude la gleba contenente le spore immature.

In realtà il peridio è ben differenziato in esoperidio e endoperidio (talvolta è presente anche un mesoperidio) e per capire cosa avviene durante lo sviluppo del fungo può aiutarci il paragone con un mandarino: l’esoperidio viene paragonato alla buccia, l’endoperidio alla pellicola che rimane aderente agli spicchi, mentre il cosiddetto sacco-endoperidio (formato dalla gleba contenente le spore) può essere paragonato all’insieme degli spicchi.

Allo stadio di primordio, dunque, endoperidio e esoperidio sono ben aderenti tra loro, con l’esoperidio a contatto pure col terreno che ricopre il fungo e con l’endoperidio a contatto con la gleba. In seguito lo sporoforo emerge dal terreno e si assiste alla “sbucciatura del mandarino”: cioè l’esoperidio si apre e si lacera in varie strutture (lacinie) che poi daranno al funghetto la forma a “stella marina”, mentre il sacco-endoperidio (di forma più o meno globosa) verrà completamente esposto all’aria per favorire la successiva fuoriuscita delle spore; il sacco-endoperidio è perciò, in quest’ultima fase, protetto dal solo endoperidio.

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