Gianna aveva un fiuto eccezionale per il tartufo

Gianna aveva un fiuto eccezionale per il tartufo

Gianna aveva un fiuto eccezionale per il tartufo – Rino Gaetano non ha di certo bisogno di presentazioni, su di lui è stato detto tanto ma non di certo tutto. Al mondo del tartufo è legato in maniera indelebile per un verso di una sua celebre canzone titolo di questo articolo

Gianna, Gianna, Gianna non credeva a canzoni o UFO
Gianna aveva un fiuto eccezionale per il tartufo

Ma anche per le  numerose foto e apparizioni tv in compagnia di un Cocker Spaniel, divenuto in questi anni una delle razze più impiegate per la cerca di tartufi,di cui probabilmente non conoscete la storia. Ragion per cui oggi ve lo andremo a raccontare non prima però di avervi fatto leggere parte del brano: 

Escluso il cane
Chi mi dice ti amo
Chi mi dice ti amo
Ma togli il cane
Escluso il cane
Tutti gli altri son cattivi
Pressoché poco disponibili
Miscredenti e ortodossi
Di aforismi perduti nel nulla
Chi mi dice ti amo
Chi mi dice ti amo
Se togli il cane
Escluso il cane
Non rimane che gente assurda
Con le loro facili soluzioni
 
 

RINO GAETANO E LA COKERINA 

Siamo nel luglio 1976, è appena uscito il suo secondo LP “Mio fratello è figlio unico” e Rino Gaetano lo sta promuovendo con numerosi incontri, interviste dei media e apparizioni in TV.
Sulla copertina dell’album vi è la simbolica figura di un cane smilzo, abbacchiato, impaurito e con la coda tra le gambe, che viene inquadrato dal cono di luce di un riflettore e che ben rappresenta il tema della solitudine e dell’emarginazione trattato nel disco( i cui versi sono sopracitati) 
Sul primo canale nazionale RAI (non erano ancora apparse le TV private) nel programma “Adesso musica” Rino entra nello studio portando in braccio un cane e alla domanda del conduttore Nino Fuscagni:

“Cosa hai voluto simboleggiare venendo qui col tuo cagnolino?”

risponde: ”Intanto ho voluto darti la possibilità di intervistare due cani in un colpo solo… e poi il cane c’entra moltissimo col mio nuovo album perché penso che sia l’espressione dell’emarginato, dell’escluso e della solitudine, per eccellenza”.
Quel cagnolino era in effetti un bellissimo esemplare femmina, pezzato bianco e nero, di Cocker Spaniel e quindi si trattava precisamente di una cockerina (di nome Carolina).
Rino canta “Berta filava”, canzone orecchiabile e di grande impatto, seduto su un gradino dello studio, tenendo la bestiola sulle ginocchia, accarezzandola e facendola giocare con una palla da tennis. Il muso e soprattutto gli occhi umidi di languore, timorosi e imbarazzati della cockerina, ripresi in primo piano dalla telecamera, procurarono grande emozione e tanta tenerezza (effetti che si provano ancora oggi nel rivedere il filmato). E forse nell’espressione del suo cane si riflettevano molti dei sentimenti che lui stesso provava e nascondeva pudicamente nel profondo dell’animo.

A proposito di quest’ultima affermazione alcuni di voi si ricorderanno che tempo fa abbiamo dedicato un articolo al Cocker Spaniel dal titolo IL COCKER SPANIEL E IL SUO SGUARDO ANCHE PER IL TARTUFO realizzato dall’allevatore Giorgio Liga  che tra l’altro ha chiamato Gianna la sua Cockerina prediletta.
 
Quando non sente emanazioni è capace di alzare il naso ed andare a scovare i tartufi a centinaia di metri. È in grado di stare ore ed ore a battere di naso scovando ogni singolo tartufo grosso o piccolo che sia Cit. Giorgio Liga.