De Gasperi, Moro, Berlinguer e i tartufi – Puglia

De Gasperi, Moro, Berlinguer e i tartufi – Puglia

I 5 Stelle chiedono, per l’ennesima volta, che venga soppressa una norma che garantisce la priorità della raccolta dei tartufi agli abitanti dei Comuni vicini ai parchi del Gargano e delle Murge. Fabiano Amati (Pd) di contro, ripropone e difende questa priorità:

“Loro l’hanno sempre proposta – dice il dem rivolto ai 5 Stelle – noi l’abbiamo sempre bocciata”. Interviene addirittura il governatore Emiliano: “Ora però abbiamo stretto un accordo politico con il Movimento 5 Stelle, anche su questo emendamento. Si può cambiare idea”. Amati – che ha un conto aperto con i grillini – non ci sta:

Ma lei li vede De Gasperi, Moro, Berlinguer fare un accordo politico sul tartufo?

chiede sarcastico a Emiliano –

Accetto l’accordo politico, il Patto del tartufo“. Sul tema si scatena il centrodestra:

“Ciò che non potè la piattaforma Rousseau potè il tartufo – attaccano Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia – è su questo che si fonda l’accordo politico fra Emiliano e i 5 Stelle”.

Fatto sta che la spunta il Movimento. Ma non c’è dubbio che Amati si rivela il mattatore della giornata politica scatenando dibattiti, punzecchiando le opposizioni e più spesso la maggioranza Dall’altro lato i 5 Stelle, sempre in virtù dell’accordo con il centrosinistra portano a casa anche la soppressione di una norma voluta dallo stesso.

Amati che avrebbe fatto passare la gestione irrigua dagli indebitatissimi consorzi di bonifica (non a caso nel bilancio è stato assegnato l’ennesimo contributo da 10 milioni di euro da immettere nelle loro casse bucate) all’Acquedotto pugliese, con relativa gestione dei tributi – difficilissimi da incassare dei proprietari terrieri.

Fonte: bari.repubblica.it