Antichi metodi d’addestramento : il sistema Buttin

Antichi metodi d’addestramento : il sistema Buttin

Antichi metodi d’addestramento : il sistema Buttin – Jules Buttin fu il più grande cercatore svizzero di tartufi. Nei boschi dei Cantoni di Vaud, Ginevra, Friburgo e Soletta riusciva a trovare, con i suoi cani, fino a due chilogrammi al giorno di tartufi, . Buttin testualmente diceva: «La caccia al tartufo e un diporto piacevolissimo e in alcune regioni può essere altamente redditizio. La razza che più s’addice è il barbone, derivante dal vecchio Barbet francese, che è cane da ferma adatto soprattutto al lavoro in acqua». Il sistema Buttin è stato amabilmente descritto dal suo ideatore in un piacevole scritto che, sotto un aspetto semplice, cela in verità una profonda conoscenza della psicologia del cane da lavoro. Lo riproduco per intero, per quanto vecchio di quasi un secolo 

Secondo Buttin il miglior cane da tartufi è il barbone detto Barbet. «Presentate a un cane di questa razza un tartufo fresco, comperato in un negozio (non uno di quelli conservati nel marsala o in un altro liquido di governo). Se mangia voracemente il tartufo, è il cane che fa per voi: acquistatelo.

Non vi condurrà forse alla ricchezza, ma certo vi darà buoni guadagni.
«Perché il cane possa essere considerato da tartufo, occorre che gli piaccia, che lo cerchi ardentemente per proprio conto, che ne vada a caccia. Il cane che non mangia il tartufo potrà anche trovarne qualcuno, ma non sarà mai altro che un dilettante che lavora secondo il suo capriccio e su cui non si può contare.

«Una volta sicuri delle sue attitudini, bisogna dare al cane di tanto in tanto dei piccoli pezzi di tartufo; mai durante la caccia: presto saziato, non lavorerebbe più. Abbiate per il vostro cane da tartufi tutti i riguardi dovuti al suo “rango”.

«Siate sempre d’accordo con le sue idee, non lo contrariate mai. Se sbaglia, e facile correggerlo senza infliggergli  la minima punizione: batterlo equivarrebbe a rovinarlo per sempre.

«Nella lotta, spesso pericolosa, con un cavallo caparbio, il cavaliere deve, col suo coraggio, la sua scienza equestre e la sua resistenza fisica, riuscire vincitore per mezzo della frusta e dello sperone: ma per un cane da tartufi la cosa è ben diversa,se avete a che fare con un soggetto timido, dopo la correzione lo vedrete scappare con la coda tra le gambe e allor non avrete che da tornare a casa e dovrete accarezzare il vostro scioperante, se volete che in avvenire  lavori ancora per voi.

La prima uscita

Lasciate i nervi a casa e partite con la pipa in bocca, a tracolla una borsa nella quale avrete messo dei pezzettini di carne cotta,non salata ( il lesso è più indicato), dei biscotti,qualche zolla di zucchero e una picozza con manico di 30 cm circa.Alla partenza tenete il cane al guinzaglio (che sia 2m circa).Il vostro cane tiene alla sua indipendenza: e voi siate il suo domestico, lasciatelo fare perche, se ne sapete più di lui, per quale motivo dovreste portarlo con voi? Seguitelo o, piuttosto, lasciatevi condurre.

Arrivato alle soglie di un bosco di querce il vostro cane si ferma , annusa il terreno. Carezzatelo ma non eccitatelo, benchè gratti con l’estremità della zampa. Mettetevi in ginocchio, tenetelo con il guinzaglio corto con la sinistra e con la destra scavate con la vostra picozza.

Mentre voi scavate il terreno con delicatezza e il vostro cane non stacca l’occhio da voi,raccontategli per calmare ,una graziosa storiella, semplice, alla sua portata.L’ascolterà guardandovi con i suoi belli occhi scuri e in tal modo avrete raddoppiato il suo amore per voi e per il mestiere.Mostratevi, insomma,non meno intelligente di lui e comprendetelo.

Ecco del resto,le raccomandazioni del mio vecchio maestro quando mi vendette il suo cane

“signore” mi disse siate buono con tabacco e abbiate fiducia in lui:non è più un apprendista,è un operaio.Non abusate di lui,sopratutto se la ricompensa sarà solo per voi.Non dite di un cane:”Non è che un cane” se non sapete amarlo e comprenderlo, come volete che lui vi comprenda? Non tenete un animale per snobismo o per farlo soffrire, in questo caso,non ve ne potrete aspettare nessun vantaggio.

Torniamo al nostro cane da tartufi:se si interessa a un buco da topi,fate come se non aveste veduto nulla, non lo trattate con asprezza nè vezzegiatelo, rialzatevi sempre con calma,allontanate il vostro cane.Più lontano stessa commedia:ma il cane scava con più accanimento, con ambedue le zampe. Fate gli stessi movimenti e,oh sorpresa!a 15 o 20 cm scoprite un tartufo.Liberatelo molto tranquillamente,non siate agitato poichè il vostro cane lo è per tutti e due e poi fareste un cattivo lavoro. tenete corto il guinzaglio,ma senza essere brusco. Una volta estratto il tartufo, senza rialzarvi fatelo odorare al cane,ma tenendolo in modo che egli non possa impadronirsene, ciò provocherebbe una contestazione fra voi due. Dopo che il cane ha odorato il tartufo tra le vostre dita, al più presto dategli come ricompensa un solo pezzo di carne. Restate un momento nello stesso luogo ma senza permettere che il cane scavi di nuovo nel medesimo buco.Evitate sempre di provocare degli errori che non osate correggere e sopratutto non dimenticate mai la ricompensa immediata: ogni lavoro merita il proprio salario.

Lasciatelo fare!

trovato il primo tartufo esaminate un poco il morale del vostro amico. Se trovate che ha l’aria di voler riposare sugli allori, non fate nulla perchè cambi idea, Sedetevi Un occhiata basterà a farvi comprendere quando il vostro cane sarà deciso a riprendere la cerca.Ecco si è deciso e vi precede: lasciatelo fare! Vi attira verso la foresta e ricomincia ad annusare e scavare, ma con maggiore accanimento. Procedete con delicatezza come la prima volta, fate attenzione che non si indolorisca le unghie ed eseguite voi stessi l’operazione d’estrazione, poi non dimenticate che la ricompensa deve seguire immediatamente.

Insisto sulla ricompensa perchè è un punto capitale.Una volta ho posseduto un cane furbacchione che voleva essere pagato in anticipo.Ma non è questo un buon sistema

Per la vostra prima uscita fermatevi qui.Rincasate tenendo l’animale a guinzaglio

Alla sera mentre fumate il sigaro, guardate i vostri primi tartufi,fateli annusare con precauzione al vostro cane e, se siete generoso dategliene un pezzetto grosso come una nocciola al vostro fedele amico dicendogli: A domani

Tratto dal libro: Il Lagotto Romagnolo storie di cani e tartufai