Annus horribilis il 2012 per il tartufo bianco
Annus horribilis il 2012 per il tartufo bianco
Al peggio non c’è mai fine: un quarto di Magnatum pico, rispetto all’anno scorso. A rischio anche il nero pregiato… e si “emigra” verso est.
Annus horribilis il 2012 per la raccolta del tartufo bianco . A fronte di una media settimanale di due chilogrammi di raccolto lo scorso anno, adesso siamo intorno al mezzo chilo. E dato che la stagione di raccolta sta per terminare, gli operatori del settore iniziano a fare i conti in tasca.
Come se non bastasse i ricercatori della Swiss Federal Research Institute hanno pubblicato sulla rivista scientifica Nature uno studio secondo cui i cambiamenti climatici mettono a rischio le produzioni di tartufo nero (Tuber Melanosporum) più pregiate di Francia, Spagna e Italia.
Secondo lo studio infatti il clima caldo sempre più persistente nell’Europa mediterranea starebbe portando a raccolti sempre più scarsi per quanto riguarda il tartufo: come lo champagne dunque, che viene prodotto sempre più in Gran Bretagna e sempre meno in Francia, anche i cari vecchi tuber profumati starebbero migrando verso boschi più freschi e, sopratutto, umidi.