Racconto:Chi cerca un tartufo… trova un tesoro

No, nessun errore!!! Chi cerca un tartufo trova un tesoro! E per spiegarvi meglio cosa intendo, vi affido alla guida più esperta che ogni tartufaio possa desiderare… il suo cane.

“Non è ancora l’alba quando dalla mia cuccia vedo accendersi le luci di casa del mio padrone e subito capisco che finalmente si parte per andare in cerca di tartufi: esce di casa e viene verso di me con l’aria sognante di un bambino; in auto, durante il tragitto, mi guarda e a voce alta mi chiede se secondo me oggi è meglio fare il “giro lungo” oppure no… io lo guardo, scodinzolo e lui sorride “Ma si! Male che vada facciamo un giro lontano dal caos!!!” domanda e risposta sono le solite di ogni mattina.

Appena arrivati scendiamo ed io ne approfitto per annusare un po’ in qua e là  cercando di capire chi, tra i miei colleghi, è già  all’opera; dopo poco il “mio uomo” mi chiama, ci guardiamo per un attimo e scatta l’intesa: da ora basta giocare, iniziamo!

Entrare in bosco è sempre un rito unico ed emozionante, un indescrivibile insieme di emozioni ed impressioni: l’odore della natura, il silenzio interrotto soltanto dal rumore delle fronde degli alberi e di tanto in tanto dalla voce del mio padrone che mi chiama sottovoce, quasi per non commettere il sacrilegio di interrompere una simile magia.
Ormai conosco tutti i sentieri: mi guardo intorno, setaccio il terreno metro dopo metro, poi finalmente mi fermo di colpo, torno sui miei passi ed inizio a scodinzolare freneticamente, annuso attentamente e dopo aver individuato il punto esatto guardo il mio padrone: lui ha già  capito, mi conosce bene, lo vedo che corre verso di me ed io inizio a scavare; arriva velocemente, cerca invano di calmarmi accarezzandomi, dopo poco ci ritroviamo a scavare assieme con la gioia e la curiosità  paragonabili solo a quella di un bambino che apre un regalo il giorno di natale! Poi l’odore si fa intenso, impregna l’aria e finalmente eccolo… è lui! Il Re Tartufo.
Il “mio uomo” lo annusa ad occhi chiusi e quando li riapre si accorge che il merito è tutto mio: mi accarezza, mi abbraccia, fa annusare anche a me il prezioso tubero quasi a dirmi “sei stato bravo, sei il numero uno!!!” Mi allunga un biscotto come premio, copriamo la buca attentamente nel rispetto di madre natura e riprendiamo la ricerca.
Durante la giornata viviamo altri momenti simili ed ogni volta con la stessa intensità  e la emozione; poco importa se la ricerca è più o meno fruttuosa, solo essere qui, a stretto contatto con madre natura, vale un tesoro!!!
Il ritorno a casa è sempre lo stesso: uscire di bosco è come finire un bellissimo sogno; di colpo le energie vengono a mancare e non vediamo l’ora di essere a casa: salgo in auto e mi addormento, apro gli occhi di tanto in tanto per guardare il mio padrone che guida e fischietta felice, lui mi vede, mi strizza l’occhio, sorride ed io scodinzolo e mi riaddormento sognando una nuove avventure assieme a lui.”

Fonte: www.truffleintuscany.it