Potare gli alberi simbionti: Come quando e perché -Tartuficoltura
Potare gli alberi simbionti: Come quando e perché -Tartuficoltura
Potare gli alberi simbionti: La potatura è uno dei più comuni interventi di cura dell’albero. Benché gli alberi nei boschi crescano bene senza l’intervento dell’uomo, in una tartufaia coltivata gli alberi richiedono un elevato livello di cura per garantirne la sicurezza la bellezza e la salute della pianta. La potatura deve essere fatta conoscendo quale sarà la risposta dell’albero ad ogni singolo taglio. Potature mal eseguite possono causare gravi danni che minano la salute e riducono l’aspettativa di vita dell’albero.
Ogni taglio può cambiare la crescita dell’albero; nessuna branca o ramo deve essere rimossa senza motivo. Le ragioni più comuni per potare un albero sono:
- asportare branche o rami morti,
- rimuovere rami che sfregano tra loro,
- diradare parti della chioma con troppi rami
Si può potare un albero anche per aumentare la luminosità all’interno della chioma e per renderla più trasparente al vento. In molti casi, gli alberi adulti, sono potati con lo scopo di correggerne la crescita o prevenire lo sviluppo di difetti. Le potature di sfoltimento non migliorano la salute dell’albero. Gli alberi producono folte chiome per produrre i carboidrati che utilizzano come energia per crescere e svilupparsi. Rimuovere le foglie con la potatura significa ridurre la crescita e le scorte energetiche.
Potature drastiche possono mettere in serio pericolo la salute dell’albero
La rimozione di rami esili, danneggiati o secchi può essere eseguita in qualsiasi momento dell’anno con scarse ripercussioni sull’albero. In generale la chiusura delle ferite è più veloce nel periodo primaverile quando l’albero è in grado di produrre molti nuovi tessuti. La potatura, quindi, va fatta appena prima del risveglio vegetativo (Febbraio/Marzo). . Alcuni funghi possono insediarsi nella struttura attraverso le ferite causate dalla potatura; gli alberi più sensibili non devono essere potati durante i periodi di alta concentrazione di spore nell’aria (autunno). Le potature drastiche, eseguite subito dopo la crescita primaverile, dovrebbero essere evitate.
All’inizio della primavera gli alberi spendono una grande quantità di energia per produrre germogli e fogliame. Rimuovere una grande percentuale di fogliame, in quel momento, può affaticare ulteriormente l’albero.
I tagli durante la potatura devono essere fatti rispettando il collare del ramo. Il collare contiene i tessuti del fusto o della branca genitrice e non deve essere danneggiato o rimosso. La natura ci insegna che un ramo o branca morti si staccano spontaneamente in corrispondenza del collare, per cui il ramo, vivo o morto che sia, deve essere tagliato subito dopo il collare. Il collare non deve essere rimosso o danneggiato. Per rimuovere grosse branche bisogna prima ridurne il peso. A circa 30 cm dall’inserzione fare un taglio dal basso verso l’alto (1) poi farne un altro dall’alto verso il basso (2) ed infine rimuovere il moncone rimasto (3). Questa tecnica riduce la possibilità di danneggiare il fusto o la branca genitrice.
Tipi di potatura
Potatura di rimonda: per eliminare rami morti o che stanno morendo, in eccesso, mal inseriti o con scarsa vigoria.
Potatura di alleggerimento: per aumentare la luminosità all’interno della chioma, ridurre la forza d’impatto del vento, diminuire il peso delle branche e conservare la forma naturale dell’albero.
Spalcatura: per eliminare i rami più bassi che possono essere d’intralcio.
Potatura di riduzione: per contenere lo sviluppo verticale e laterale e per impedire che i rami possano raggiungere le linee elettriche. Per questo tipo di potatura è bene eseguire, sempre, tagli di ritorno, ossia, subito oltre un ramo secondario di adeguate dimensioni. Questa tecnica, a differenza della capitozzatura e della speronatura, consente di mantenere integra la struttura e la forma dell’albero.
La quantità di legno vivo da rimuovere dipende dalle dimensioni, dall’età e dalla specie dell’albero.
Gli alberi più vecchi sono più sensibili alle potature rispetto a quelli più giovani. Un importante principio è che gli alberi sono in grado di sopportare meglio i piccoli tagli, piuttosto che quelli di maggiori dimensioni. Un errore comune è quello di rimuovere il fogliame interno e i piccoli rami. È importante mantenere una distribuzione uniforme del fogliame lungo le branche di grandi dimensioni e nella parte inferiore della chioma. Rimuovere molto fogliame significa ridurre drasticamente la capacità di produrre sostanze energetiche vitali per l’albero. Gli alberi adulti richiedono leggeri interventi di potatura. Una regola largamente condivisa è quella di non rimuovere più di un terzo del fogliame. Un albero adulto potrebbe non essere in grado di sostenere una severa potatura. Tagli di grosso diametro potrebbero non essere chiusi dal legno del collare. I vecchi alberi hanno ancora meno energie a disposizione per la chiusura delle ferite; normalmente gli interventi si limitano all’eliminazione delle parti morte.
Fonte: Isa Italia